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Operai al lavoro su ponti e cavalcavia

Il cavalcavia di viale Piave, una delle strutture interessate al piano di manutenzione straordinaria
Il cavalcavia di viale Piave, una delle strutture interessate al piano di manutenzione straordinaria
Il cavalcavia di viale Piave, una delle strutture interessate al piano di manutenzione straordinaria
Il cavalcavia di viale Piave, una delle strutture interessate al piano di manutenzione straordinaria

Partirà il prossimo anno un’operazione di manutenzione straordinaria di ponti e sovrappassi nel territorio comunale. La Giunta di Palazzo Barbieri ha infatti approvato il progetto definitivo, per un importo complessivo di 400mila euro, derivanti dall’avanzo di amministrazione del 2017. Gli interventi riguardano una decina di strutture: il ponte di via Andrea Doria sul canale Camuzzoni, il cavalcavia e il sottovia di viale del Piave, i sottovia in viale delle Nazioni, all’altezza dei civici 9, 13 e 19 e all’altezza dello svincolo autostradale di Verona Sud, il sottovia di viale Luciano Dal Cero, il sovrappasso ferroviario della strada dell’Alpo, il sovrappasso ferroviario in località Ca’ Brusà e il sottopasso in via Cason. Tutti gli interventi, assicurano a Palazzo Barbieri, saranno effettuati entro la fine del 2019. «Questo stanziamento», sottolinea l’assessore a Strade e giardini, Marco Padovani, «si aggiunge al precedente di 125mila euro per le verifiche tecniche su questo tipo di manufatti e per individuare quelli, fra i circa 150 tra ponti e cavalcavia esistenti nel territorio comunale, che necessitano di particolari interventi di manutenzione straordinaria. Si tratta infatti», continua Padovani, «di una priorità di questa amministrazione, già nei primissimo giorni del nostro insediamento, un anno fa, abbiamo dato vita a uno specifico monitoraggio di tutte queste strutture, in collaborazione, per quanto riguarda i cavalcavia, con gli ingegneri dell’università di Trento, e per i ponti sull’Adige, la cui competenza è del collega Luca Zanotto, con l’università di Padova. È un lavoro, quindi, cui ci siamo dedicati ben prima che la questione diventasse d’attualità dopo il crollo del ponte Morandi».All’indomani della tragedia di Genova ad attirare l’attenzione di molti cittadini erano state, in particolare, le condizioni, con fessure nel calcestruzzo con i ferri visibili in molti casi, al cavalcavia di strada dell’Alpo che collega la tangenziale sud alla Zai e percorso quotidianamente da decine di mezzi pesanti. Padovani, tuttavia, aveva da subito assicurato che «non esistono situazioni di pericolo strutturale e quindi di possibili cedimenti o crolli delle strutture». La tragedia avvenuta a Genova, tuttavia, aveva acceso i riflettori, anche nella nostra città, sullo stato in cui si trovano ponti e cavalcavia. Con relativi allarmi e preoccupazione da parte dei veronesi. Fra gli osservati speciali ci sono i cavalcavia di viale Piave, di strada dell’Alpo e della Genovesa. «Conosciamo bene le situazioni di degrado, ma esse, voglio che sia chiaro», esclama Padovani, «non intaccano assolutamente la sicurezza delle strutture». E aveva ribadito: «Non ci sono situazioni di pericolo e quelli rilevati non sono problemi di staticità. Servono, è vero, lavori di manutenzione straordinaria e per capire cosa bisogna mettere in atto dal punto di vista dei cantieri e che tipi di materiali usare si è fatto uno studio specifico». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

E.S.

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