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Il delitto di Valeggio

Omicidio di Khadija,
fermati il compagno
e il nipote di lui

Il delitto di Valeggio
Un'immagine felice di Khadija
Un'immagine felice di Khadija
Un'immagine felice di Khadija
Un'immagine felice di Khadija

Nuovi dettagli sull'omicidio di  Khadija Bencheikh, la donna trovata fatta a pezzi in un oliveto a Valeggio sul Mincio nel pomeriggio del 31 dicembre. Come abbiamo anticipato questa mattina, due uomini sono stati fermati: si tratta di due albanesi. Ora i carabinieri divulgano anche le generalità: si tratta di Agim Ajdinaj, 51 anni, residente in Verona, convivente della vittima, pensionato, e Lisand Ruzhdija, studente 27enne residente in Verona, e nipote di Aidinaj.

 

Gli inquirenti ritengono che il compagno della donna sia responsabile dell'uccisione e della mutilazione del corpo di Khadija e che il nipote lo abbia aiutato a sezionare la vittima e a trasportarla a Valeggio sul Mincio.

 

Intervistato da L'Arena, Aidinaj aveva detto: «Per me Khadija era Dio. Le devo tutto, era la mia vita». E aveva cercato di deviare i sospetti su di sé sostenendo: «Se qualcuno ce l’aveva con me, perché hanno ucciso lei invece di me, allora?».

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