<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«O candidato comune
o al voto liberi tutti»

di Enrico Giardini
Adriano Paroli
Adriano Paroli
Adriano Paroli
Adriano Paroli

O un candidato sindaco scelto e condiviso fra Forza Italia e Lega Nord, o strade separate. No a candidature diverse espresse da altri movimenti civici. Adriano Paroli, già sindaco di Brescia, commissario di Forza Italia del Veneto, detta la linea verso le elezioni amministrative, per il centrodestra. Nel mezzo di voci che da Roma a Verona si susseguono. Su ipotesi di accordi di Fratelli d’Italia e Battiti sul nome di Federico Sboarina (Battiti) come candidato, ma anche con la Lega, che peraltro ha già nel senatore Paolo Tosato il suo nome in pista.

Paroli, chi sarà il candidato sindaco del centrodestra?

Un nome unico ora non c’è. Ma chiarisco: dopo il giusto accordo fra noi di Forza Italia e la Lega per confermare a Padova come candidato il sindaco uscente Bitonci, leghista, la nostra volontà anche per Verona è ribadire l’alleanza fra Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, che governa in Veneto e in Lombardia.

Il candidato di Verona a chi va?

Forza Italia da tempo ha a disposizione il nome del deputato di FI Alberto Giorgetti, autorevole, con il migliore riscontro nei sondaggi. La Lega ha poi lanciato e presentato il senatore Paolo Tosato, di cui ho e abbiamo la massima stima. Ma poi c’è stato un problema.

Quale?

A fronte della volontà comune di trovare un’intesa di coalizione, a un certo punto la trattativa si è fermata per responsabilità di amici della Lega che hanno trasformato la candidatura di Tosato in un diktat. È chiaro che, per come si è sviluppata la trattativa regionale, Tosato non può essere il nostro candidato.

Perché?

Un esempio. Quando noi avevamo il presidente della Regione, il candidato di Verona fu Tosi, allora della Lega. Ora, la Lega è maggioritaria, in Veneto, ma in un’alleanza chi ha di più non può avere tutto. Non è possibile.

E ora?

Noi abbiamo Giorgetti, ma non pensiamo di voler mettere il cappello a tutti i costi sulla candidatura. Però non possiamo accettare che la Lega metta Tosato anche per noi. Il centrodestra, dunque, a Verona già frammentato, non andrebbe unito. E non sarebbe vincente.

L’ipotesi dell’imprenditore Massimo Ferro, per il centrodestra, è ancora in piedi?

È una persona che conosce bene la città e potrebbe egregiamente guidare il centrodestra unito. Ma non c’è solo lui, ci sarebbero altre candidature, non politiche, che potrebbe esprimere il centrodestra. Ma la Lega non può far diventare il suo candidato una pietra d’inciampo.

Gira anche il nome di Sboarina, in accordo con la Lega e FdI...

Noi vogliamo essere leali all’alleanza tra Forza Italia, Lega e FdI. Se la Lega fa accordi con liste civiche o con Sboarina, è evidente che noi non saremo della partita.

Si aprirebbe per voi l’ipotesi di accordo con Tosi?

Tosi è un player importante per la città. Se in questo risiko la Lega Nord confermerà la sua ultima linea io dico...liberi tutti.

Suggerimenti