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TOSI CHIEDE LO STATO DI CALAMITÀ NATURALE

Nubifragio in città
«Decine di interventi
ancora da ultimare»

Pompieri e protezione civile: ancora al lavoro (Marchiori)
Pompieri e protezione civile: ancora al lavoro (Marchiori)
Le immagini del nubifragio

“E’ stato richiesto lo stato di calamità naturale a seguito degli ingenti danni provocati dal nubifragio che, dalle 22 di ieri sera alle 2 di questa mattina, ha interessato la gran parte del territorio comunale”. Lo ha annunciato oggi il Sindaco Flavio Tosi che, sulla straordinaria ondata di maltempo, precisa: “l’ eccezionale quantità d’acqua, che si è riversata in poche ore sulla città, ha impegnato per tutta la notte le forze dell’ordine in interventi urgenti volti a garantire, in primis, la messa in sicurezza delle persone. Da oggi e nei prossimi giorni proseguiranno gli accertamenti e gli interventi sulle numerose segnalazioni di danni ed allagamenti. Una volta riconosciuto lo stato di calamità – ha concluso il Sindaco – informeremo la cittadinanza sulle modalità per la presentazione delle domande di rimborso per i danni subiti”.
Intanto sono oltre 130 gli interventi soprattutto di prosciugamenti di taverne, cantine, garage e magazzini portati al termine dai  vigili del fuoco in collaborazione con i volontari di protezione civile, che dalla serata di ieri stanno operando a Verona per il nubifragio abbattutosi sulla citta. Ancora 40 le richieste di intervento da ultimare, che presumibilmente saranno esaurite nella notte. Già concluse le operazioni di prosciugamento presso la procura militare, e l’archivio anagrafe del comune di Verona. 
Sono ancora al lavoro, invece, vigili del fuoco e protezione civile nel parcheggio sotterraneo del supermercato di via Manin per svuotare il secondo piano seminterrato: le idrovore saranno in azione ancora per alcune ore.

CENTINAIA DI CHIAMATE DI SOS. Il nubifragio che ieri sera ha interessato la gran parte del territorio comunale, dalle 22 fino alle 2, ha reso necessari durante la notte numerosi interventi della Polizia municipale per garantire l’incolumità pubblica. In particolare gli agenti sono intervenuti nei principali sottopassi, chiusi anche per alcune ore dopo che alcuni veicoli, tentando di attraversarli, erano rimasti bloccati. Completamente allagati i sottopassaggi di viale Piave, di via Chioda e della tangenziale Nord, rimasta chiusa dalle 23 di ieri e riaperta completamente solo alle 13.45 di oggi quando i mezzi di Amia hanno terminato di pulire la carreggiata e rimuovere detriti e terriccio. Numerosi i tombini che sono stati scoperchiati dalla forza dell’acqua, creando situazioni di pericolo per auto e mezzi a due ruote a cui hanno fatto fronte i tecnici di Acque Veronesi. La grave situazione ha rischiato di degenerare nel momento del deflusso, dai tre parcheggi del centro, delle migliaia di spettatori della stagione lirica e del Teatro Romano e di molti cittadini che avevano scelto di passare la serata in città.

INTERVENTI ANCORA IN CORSO. Grazie al coordinamento delle 7 pattuglie in servizio - spiega il Comandante della Polizia municipale, Luigi Altamura - è stato possibile portare a termine 67 interventi, alcuni a supporto dei Vigili del Fuoco e altri per aiutare le famiglie che, soprattutto a Veronetta e in centro storico, si sono trovate cantine, negozi e garage allagati. I volontari della Protezione Civile del Comune, coordinati dalla Provincia, sono ancora in azione da questa mattina alle 6, per supportare coloro che hanno avuto danni e allagamenti. La centrale operativa della Polizia Municipale, in raccordo con le altre forze dell’ordine, ha gestito oltre 200 chiamate dalle 22 alle 24 di ieri».

PROTEZIONE CIVILE. Gli altri interventi hanno riguardato: la caduta di un albero in via Sirtori, dove i Vigili del Fuoco hanno dovuto ridurre in pezzi la pianta per consentire ad Amia di liberare l’area. In via Donati un muro di contenimento di via dei Colli è crollato, provocando una frana di circa 30 metri. La squadra di Protezione Civile comunale è intervenuta sul posto, riuscendo a far rimuovere la terra grazie alla collaborazione degli operai di una ditta della zona, liberando così la strada. Smottamenti anche in via San Leonardo, dove è rimasto danneggiato un muro perimetrale del Cerris, e poi in via Vigasio, via Monte Novegno e via Coni Zugna. 

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