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Novantenne raggirata in casa
Ma intervengono i carabinieri

Il colonnello Oresta con la signora Saveria, figlia della vittima che ha portato la testimonianza DIENNETruffa anziani: quella della bolletta da saldare è un classico DIENNE
Il colonnello Oresta con la signora Saveria, figlia della vittima che ha portato la testimonianza DIENNETruffa anziani: quella della bolletta da saldare è un classico DIENNE
Il colonnello Oresta con la signora Saveria, figlia della vittima che ha portato la testimonianza DIENNETruffa anziani: quella della bolletta da saldare è un classico DIENNE
Il colonnello Oresta con la signora Saveria, figlia della vittima che ha portato la testimonianza DIENNETruffa anziani: quella della bolletta da saldare è un classico DIENNE

È uno dei reati più odiosi perchè le vittime sono i nostri nonni, i nostri genitori, che arrivati a una certa età diventano indifesi, più vulnerabili. Truffatori e ladri approfittano di loro, entrano nelle loro case con scuse che a noi sembrano poco credibili, ma cui gli anziani credono. E poi magari non denunciano, perchè si vergognano d’esserci cascati. Questa volta hanno vinto i buoni. E in galera un truffatore, Rosario Maresca, c’è finito. Tra oggi e domani ci sarà la convalida del suo arresto avvenuto in flagranza, nell’appartamento di Ponte Catena di un’ultranovantenne.

Qualche giorno fa la signora che è autosufficiente e dinamica riceve la visita di un uomo che si dichiara tecnico del gas e che deve ricevere del denaro per un conguaglio della bolletta. La donna abita in quartiere Navigatori. L’anziana ascolta e ammette di non avere i mille euro in contanti in casa, quindi chiede al «tecnico» di passare il giorno dopo.

Nel frattempo di reca in banca a ritirare la somma. Lo stesso bancario si insospettisce per quella richiesta elevata e inusuale di denaro, e cerca di chiedere informazioni. Ma la signora preleva. Al rientro a casa, la donna trova una vicina che le chiede da dove arriva, e la signora Luigina racconta del prelievo e del conguaglio. La vicina si allarma e chiama Saveria la figlia della donna, che a sua volta allerta i carabinieri.

Il giorno dopo il «tecnico» si presenta, ma ad attenderlo trova i carabinieri. Lui tenta una giustificazione, ha un borsone dove dentro ci sono attrezzi e macchinari per rilevare le fughe di gas. Dice che era arrivato dalla signora per installarlo a 300 euro, ma scattano le manette per circonvenzione di incapace e tentata truffa.

Ieri mattina i carabinieri hanno tenuto una conferenza stampa cui ha partecipato anche la figlia della vittima, che ha lanciato un appello: «Non fate entrare in casa nessuno. E chiamate i vostri figli se avete qualcuno che vuole entrare in casa, chiamate i carabinieri, non disturbate nè noi nè loro, non esitate a chiamare».

Alla conferenza ha voluto partecipare anche il colonnello Pietro Oresta, comandante provinciale dell’Arma che ha ribadito quante odiose siano truffe simili.

«Da inizio anno ne abbiamo avute circa 15 su tutto il territorio, di cui otto in città. I delinquenti non agiscono a quartieri, ma a macchia di leopardo, quindi coglierli in flagranza è complicato. In questo caso grazie alla collaborazione dei cittadini siamo riusciti a cogliere il malfattore sul colpo».

L’arrestato di questa volta è un uomo che ha precedenti anche per rapina, napoletano di origine, ma residente a Brescia. Ci sono ulteriori indagini per capire se l’uomo agisse per conto proprio o per un’azienda che permette questo genere di truffa con un’organizzazione dietro.

Alessandra Vaccari

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