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Il caso

«Non solo Solori
Ecco i megastipendi
nelle partecipate»

Michele Bertucco (Piazza Pulita)
Michele Bertucco (Piazza Pulita)
Michele Bertucco (Piazza Pulita)
Michele Bertucco (Piazza Pulita)

Dopo il botta («prende come Mattarella») e risposta («Per noi è come Cristiano Ronaldo per il Real») sullo stipendio del direttore della Solori, sulla vicenda interviene anche Michele Bertucco (Piazza Pulita), che ironizza: «Abbiamo in Comune un intero dream team e non riusciamo ad apprezzarlo».

 

«Come segnaliamo da anni, i 240 mila euro annui di Tatini, direttore generale di Solori che l’assessore Toffali definisce “un fuoriclasse”, non è l’unico stipendio da favola all’interno della galassia delle partecipazioni Comunali». E Bertucco elenca a quel punto i compensi dei manager: «Il direttore Atv Zaninelli e Paolo Merci, direttore di Verona Mercato, sono entrambi attorno ai 145 mila euro lordi. Vanno già meglio i 165.480 euro (più indennità di risultato) dell’ingegner Voi di Amt. I 200 mila dell’ex Sovrintendente Girondini (più 50 mila di premio di risultato per aver indirizzato l’ente verso la bancarotta) riescono nel complesso perfino a superare Tatini».

E continua:  «Fino all’11 ottobre 2016  il direttore Amia Maurizio Alfeo prendeva appena 109.258,47 fissi annui più 20.987,71 di retribuzione variabile. Da dopo quella data risulta infatti essere entrato nell’olimpo dei fuoriclasse con una retribuzione di 240 mila euro annui “omnicomprensivi”. Il consiglio di amministrazione di Verona Mercato ci costa 207 mila euro all’anno; quello di Amt 96 mila e via elencando. Tra i presidenti il top è Gasparato con 75 mila euro l’anno, sempre lordi. Abbiamo capito che tipo di “costruttore” sia il sindaco Tosi che sovrintende a tutte queste manovre», conclude Bertucco: «costruttore di careghe e di poltrone. E distruttore del territorio, fortunatamente non sempre con successo».

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