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Non solo musei
Come cambiano
i gusti dei turisti

Turisti seduti sul marciapiede in piazza Erbe per consumare uno spuntinoLe conseguenze del gran caldo estivo: un abbigliamento «balneare» discutibile in città
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Alle 11, un’ora dopo l’apertura al pubblico, ne sono già transitati oltre un centinaio. Ma nell’arco della giornata, gli operatori dello Iat Verona, l’ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica di via Degli Alpini, sono pronti a vederne entrare almeno un altro migliaio.

È una stagione da record quella che tra giugno e agosto ha visto accedere al punto informazioni fronte piazza Bra una media di 1.400 turisti al giorno, con punta massima al 10 di questo mese, arrivato a quota duemila. Stranieri essenzialmente, ma anche connazionali, desiderosi di sapere cosa si può fare a Verona dalle prime ore del mattino fino a sera inoltrata. Sintomo di un interesse crescente per la nostra città, che si estende ai territori della provincia, e delle sue bellezze naturalistiche ed eccellenze enogastronomiche. E che nella richiesta di informazioni sempre più dettagliata, e costellata di curiosità, espressa dall’attuale popolo di utenti dell’infopoint cittadino, trova la cifra distintiva di questa estate 2016, decisamente partita sotto i migliori auspici.

A pari merito con le domande volte a conoscere l’offerta artistico-culturale, dai musei alle rovine romane e altri siti di pregio storico, al cartellone operistico dell’anfiteatro areniano, come pure quello drammaturgico-musicale del «gemello minore» affacciato sullo scorcio di Ponte Pietra, «quest’anno abbiamo ricevuto molte richieste di informazioni sui tour enogastronomici e gli itinerari in bicicletta, riscontrando una certa predilezione per le proposte conviviali promosse dalle cantine di vini, della Valpolicella per lo più, ma non solo, e, più in generale, percorsi esperienziali che possano meglio qualificare e valorizzare il proprio soggiorno veronese». A rivelarlo sono Elena e Francesca, operatrici dello Iat di Verona, che ogni giorno gestiscono l’affluenza dei visitatori in riva all’Adige. Alcuni dei quali «si informano anche su come raggiungere il lago di Garda e sui servizi di trasporto pubblici».

Circa il 70 per cento arriva dall’estero, «con la novità di una maggior presenza, rispetto al passato, di francesi e, in generale, turisti di lingua francofona, seguiti da spagnoli e argentini. E sporadici ingressi di russi».

Pur con sfumature di gusti e preferenze, da nazionalità a nazionalità, «la maggior parte degli utenti cerca esperienze nuove e originali», ribadiscono le ragazze dello Iat, «che trovano risposta tanto in eventi di carattere eccezionale, quali sono gli spettacoli promossi per il quattrocentesimo anniversario della morte di Shakespeare, come The two gentlemen of Verona al Castello Scaligero di Torri del Benaco e il Romeo and Juliet allestito nel chiostro della tomba di Giulietta, quanto nelle proposte a contatto con il paesaggio, da vivere per lo più in bicicletta tra lago e Valpolicella».

L’indice di gradimento della proposta scaligera è «molto soddisfacente», anche se «non pochi turisti lamentano difficoltà a trovare il nostro ufficio a causa di una segnaletica che, a partire dalla stazione ferroviaria, evidentemente si fa più discontinua e inadeguata». Non rara, inoltre, la segnalazione di borseggi per strada, che si associa a una crescente richiesta di notizie circa il livello di sicurezza della città nelle ore più tarde della notte.

Francesca Saglimbeni

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