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L'elezione di Sboarina

Non solo astensione
È boom di schede
bianche e nulle

Un seggio elettorale (Marchiori)
Un seggio elettorale (Marchiori)
Un seggio elettorale (Marchiori)
Un seggio elettorale (Marchiori)

Federico Sboarina è il nuovo sindaco di Verona. Ha battuto nettamente la sfidante Patrizia Bisinella, conquistando palazzo Barbieri.

Ma emergono dati che fanno riflettere tutta la politica veronese: oltre all'altissimo astensionismo (hanno votato 85.000 veronesi, il 42,3% degli aventi diritto), c'è stata un'impennata di schede bianche e nulle, oltre il cinque per cento del totale.

3.155 le nulle, 1.147 le bianche, oltre mille in più rispetto al primo turno, quando fra l'altro avevano votato 34.000 veronesi in più.

Soprattutto il dato delle schede nulle (c'è chi ha scritto semplicemente «ho fatto solo il mio dovere» sulla scheda) sembra confermare che molti elettori di liste rimaste fuori dal primo turno non hanno dato la propria preferenza a nessuno dei candidati. Una decisione che soprattutto nella base del Partito Democratico (la segreteria provinciale aveva lasciato libertà di voto, dicendo però di non votare Lega, mentre Renzi si era speso esplicitamente per la Bisinella) sembrava aver preso piede negli ultimi giorni. Tanto che lo stesso Tosi ha commentato: «Buona parte del Partito Democratico non è andata a votare. Forse è comprensibile: in fondo sono stati all'opposizione per dieci anni».

Riccardo Verzè

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