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Nodi filobus, traforo, Arsenale
«Dalla maggioranza solo stop»

Una fotosimulazione del passaggio del filobus in piazza BraAlberto Bozza (Lista Tosi)
Una fotosimulazione del passaggio del filobus in piazza BraAlberto Bozza (Lista Tosi)
Una fotosimulazione del passaggio del filobus in piazza BraAlberto Bozza (Lista Tosi)
Una fotosimulazione del passaggio del filobus in piazza BraAlberto Bozza (Lista Tosi)

Rivedere la riqualificazione dell’Arsenale, il Passante nord con traforo delle Torricelle, e ora anche il filobus? Lo scontro si allarga. Con nuovi protagonisti. E a ruoli invertiti. Se l’Amministrazione Sboarina, di centrodestra - area che negli ultimi due anni era all’opposizione del sindaco Flavio Tosi - vuole vederci chiaro sui grandi progetti di Tosi, dall’opposizione attuale arriva un altolà alla maggioranza. «Stop, stop, stop..., ma almeno dare la precedenza mai?», ironizza Alberto Bozza, consigliere comunale della Lista Tosi, ex assessore, già consigliere provinciale e presidente della Seconda circoscrizione (Borgo Trento, Valdonega, Avesa, Quinzano, Parona).

«Dopo gli annunciati stop della nuova amministrazione ai progetti di Arsenale e traforo - solo per citare i più importanti e decennali - arriva un’evidente ipotesi di stop anche al filobus», dice Bozza. «Si profila sempre di più la strada dell’immobilismo su tutto. Traforo e filobus, tra l’altro, seguiti per otto anni, fino a due anni fa, dall’assessore Corsi oggi alleato e protagonista di questa amministrazione. E sopratutto pare che questa amministrazione abbia deciso di dare “forti segnali di discontinuità” proprio sul suo precedente operato».

Nei giorni scorsi, sul nostro giornale, l’assessore al traffico e alle infrastrutture Luca Zanotto, a proposito del filobus ha detto di essere impegnato in una verifica puntuale del progetto e del tracciato - punti critici Genovesa, zona del deposito, Veronetta, in via San Paolo, Borgo Trento, in via Mameli, zona stazione di Porta Nuova, per il nuovo sottopasso in via Città di Nimes - e quindi del piano economico-finanziario. Soltanto dopo la nuova amministrazione, sul filobus come su altre opere, sarà in grado di sbrogliare matasse.

Bozza però non ci sta. «Il rischio di una città bloccata era il rischio che si palesava durante la scorsa campagna elettorale in caso di cambio di amministrazione», dice ancora, «ma la democrazia ha deciso cosi ed è doveroso rispettarla. Come è doveroso però da parte mia proseguire con il contributo fattivo in sede di Consiglio comunale sui progetti che ritengo importanti per la città: Arsenale subito e traforo e filobus poi».

Quanto al filobus, «certamente un nodo importante resta via Mameli, che ricordo però essere il secondo tratto che partirà dopo l’attuazione del primo. Come in Borgo Venezia, anche per i quartieri della seconda circoscrizione sono stati suggeriti alcuni accorgimenti migliorativi, come il prolungamento fino a Parona del servizio». Ultima considerazione. «Tanto più il filobus sarà efficiente ed efficace come mezzo quanto più verrà realizzata l’altra importante e strategica infrastruttura per la mobilità, quella legata al trasporto privato, e cioè il traforo delle Torricelle, che completa l’intero sistema della mobilità cittadina. E ricordo che nella zona nord ovest della città il parcheggio scambiatore del filobus è stato ideato come interscambio mezzo privato con mezzo pubblico per favorire e incentivare l’arrivo in città con il mezzo pubblico».

Enrico Giardini

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