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«Nel Giorno del Dono emerge un’Italia solidale»

Nel luglio dell'anno scorso, dopo un iter parlamentare sostenuto dal mondo del sociale italiano e da chi promuove la cultura del dono consapevole, e grazie al forte interessamento del presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi, scomparso da pochi giorni, è stato ufficialmente istituito per legge Il Giorno del Dono che si celebra il 4 ottobre.

Edoardo Patriarca, presidente dell'Istituto italiano della Donazione, è intervenuto ieri al convegno del Csv per presentare questa festa, fissata proprio nel giorno di San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia e portatore di pace e dialogo.

«Il valore che sta dietro la gratuità è uscito dalla sola sfera privata per essere riconosciuto a livello pubblico», ha fatto notare. «Il Giorno del Dono fa emergere un'Italia diversa da quella che viene spesso descritta come egoista, soffocata dalla crisi e accartocciata su se stessa. In realtà il nostro Paese è pieno di persone che investono sulla solidarietà sia come valore che come risorsa». Se l'anno scorso qualche segnale di affaticamento c'è stato, quest'anno arrivano segnali rincuoranti che restituiscono una somma di circa due miliardi di euro di donazioni.

«Una gran parte della vita quotidiana della gente è animata dal principio del dono. Non solo i volontari del Terzo settore, ma anche gli imprenditori, i politici, i pubblici amministratori agiscono per ottenere risultati che ritengono giusti e buoni per la comunità», ha tenuto a sottolineare Patriarca. «Al di là delle emergenze come il terremoto, gli italiani continuano a fare donazioni al no profit, tramite strumenti variegati che vanno dalla donazione di contanti o con versamenti su internet, agli sms solidali, fino ai lasciti».

I dati definitivi sulle donazioni, rivolte soprattutto alla sanità e alla ricerca scientifica, verranno consegnati il 4 ottobre alla Camera dei Deputati. Durante la festa saranno anche premiati gli studenti che hanno partecipato al contest lanciato durante l'anno, realizzando un video sull'Italia che dona.

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