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Negozi etnici, scattano i controlli sulle merci

Una task force a tutela della salute pubblica e mirati a verificare la qualità dei prodotti venduti nei negozi etnici della città.

Il 16 marzo, infatti, nell’ambito di specifici servizi straordinari di controllo disposti dal Questore è stato possibile far emergere irregolarità nella qualità della merce venduta in tre esercizi commerciali etnici. Un pool operativo composto oltre che dalla squadra amministrativa della polizia di Stato, dalla Scientifica e dal Reparto prevenzione crimine di Padova, anche dalla polizia locale, dall’Ulss 9 e dai vigili del fuoco. Ad originare i controlli sono stati alcuni esposti e in particolare l’attenzione si è concentrata su quattro esercizi dei quali due intestati a cittadini cinesi ed uno ad una nigeriana, tutti siti via Gaspare del Carretto.

In particolare, all’intestatario della Scia per la somministrazione alimenti e bevande del «CT Bar» la polizia ha contestato la mancata esposizione della Scia, della tabella con la descrizione dei sintomi correlati ai diversi livelli di concentrazione alcolemica e l’assenza di un etilometro. L’Ulss ha constato la presenza di derrate alimentari, in particolare di origine animale, prive di indicazione di origine e tracciabilità e mal conservate, nonché la scarsità igienica dei congelatori e del deposito al piano terra e al piano interrato. Le derrate alimentari sono state sottoposte a blocco per le successive verifiche. I vigili hanno accertato la presenza di un locale non accatastato e non indicato nella Scia. Al titolare sono state inflitte sanzioni amministrative per un valore complessivo di diverse migliaia di euro.

Controllato anche il bar Lili: all’intestataria è stata contestata la mancata esposizione della Scia, all’interno dei locali è stata rinvenuta una bombola a gpl (rimossa dai vigili del fuoco) mentre l’Ulss ha imposto prescrizioni di pulizia straordinaria per carenze igienico sanitarie. Per le infrazioni rilevate sono state comminate sanzioni amministrative.

All’interno del «Lady Tina African Store» un avventore è stato denunciato per possesso (per uso personale) di hashish e per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. I vigili hanno rilevato che il locale era stato adibito ad attività somministrazione di alimenti e bevande diversamente da quanto autorizzato mentre i vigili del fuoco hanno rimosso una bombola a gpl. L’Ulss ha invece accertato la presenza, sugli scaffali del negozio, di alimenti privi delle indicazioni in lingua italiana e della data di scadenza; sono stati rinvenuti in un congelatore carni prive di indicazioni su origine e tracciabilità. È stato verificato che la prescritta pulizia straordinaria precedentemente imposta non era stata effettuata. Le derrate alimentari sono state sottoposte a blocco per le successive verifiche e sequestro.

Infine è stato controllato il bar Nuovo. Anche in questo caso è stata accertata la mancanza di un apparecchio di rilevazione del tasso alcolemico, i vigili hanno contestato l’assenza della diversificazione dell’offerta di gioco alternativa ai giochi con vincita in denaro mentre l’Ulss ha imposto specifiche prescrizioni per carenze igienico sanitarie dei locali. Al termine, sanzioni amministrative per tutti i titolari.

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