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Nato a Verona il caso che scuote la Rai

La schermata con la lista dei «motivi per scegliere una donna dell’Est» presentata a «Parliamone Sabato»
La schermata con la lista dei «motivi per scegliere una donna dell’Est» presentata a «Parliamone Sabato»
La schermata con la lista dei «motivi per scegliere una donna dell’Est» presentata a «Parliamone Sabato»
La schermata con la lista dei «motivi per scegliere una donna dell’Est» presentata a «Parliamone Sabato»

Altro che vento dell’Est. Su viale Mazzini è soffiata una bufera gelida, che passa anche da Verona. A «Parliamone Sabato» il tema è «Gli uomini preferiscono le straniere», prendendo ad esempio i vari Trump, Rosolino, Montano o il Buffon pre D’Amico. La trasmissione di Rai 1 fra le altre cose mostra un grafico zeppo di offensivi pregiudizi verso le donne. E, dopo una giornata di polemiche, la televisione pubblica decide di chiuderla. Nella striscia di Paola Perego era stata mostrata una coppia che ha aperto a Verona un’agenzia di incontri per uomini italiani e donne russe e ucraine, erano state mandate in onda interviste sul tema in piazza Erbe e in studio era intervenuto l’attore veronese Fabio Testi.

«SEMPRE SEXY E SOTTOMESSA». «Non sono mai sciatte, non frignano, fanno comandare il loro uomo e perdonano i tradimenti», alcuni dei presunti punti a favore delle donne dell’Est rispetto alle italiane. «Colpevoli» secondo gli autori di «indossare pigiamoni, non avere un fisico marmoreo dopo il parto e di appiccarsi e mettere il broncio». «La verità è che le nostre rispetto a loro sono abituate troppo bene con i maschi italiani», commenta Testi. Che ha ammesso di aver avuto esperienze dirette («ma erano tutte sposate») e alla domanda se le donne d’oltre confine fossero una minaccia ha risposto: «Macché, sono regali. Cosa può voler di più un uomo mediterraneo di una bionda fisicata con gli occhi azzurri?».

LE REAZIONI. Su twitter l’hashtag #ParliamoneSabato diventa un trend ed è lì che arrivano le proteste di migliaia di persone e le scuse del direttore di Rai 1 Andrea Fabiano. La presidente della Rai Monica Maggioni la definisce «una rappresentazione surreale, un errore folle, inaccettabile». La veronese Elena Traverso, presidente della commissione regionale Pari Opportunità, commenta: «Il programma ha avuto la capacità di offendere tutti, donne italiane e donne dell’est, attribuendo caratteristiche e ruoli stereotipati degni di un tomo del Medioevo ed ammazzando in due frasi duecento anni di battaglie femminili». Per Alessia Rotta, deputata e responsabile della comunicazione del Partito Democratico, è «un pessimo momento di televisione, basteranno le scuse del direttore di Rai1 per il sessismo dimostrato dalla trasmissione?». Evidentemente no, non sono bastate.

VIAGGIO A VERONA. E così il collegamento da Verona della trasmissione diventa anche il suo canto del cigno. Le telecamere si accendono su Sandro e Viktoria. Lui sessantenne italiano, lei ucraina con una quindicina di anni di meno. Si sono incontrati un anno fa grazie al sito di incontri «Agenzia Lidia». Si sono messi assieme e da qualche mese hanno deciso di aprire la filiale veronese dell’agenzia: la sede è in pieno centro, iscriversi al portale costa circa 3.000 euro e nelle varie sezioni si può trovare il «catalogo» delle possibili anime gemelle. Foto, età, descrizione. E i clienti non mancano: uomini attorno ai 45 anni, ma ci sono anche diversi giovani. L’inviato di «Parliamone sabato» si sposta poi in piazza Erbe, intervistando le veronesi sul tema della puntata. «Lo fanno per interesse», «catturano i nostri uomini», «è più facile abbordarle» alcuni dei commenti, mentre un’altra chiosa: «Per loro è normale essere sottomesse».

Riccardo Verzè

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