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Musica e svago, San Zeno

E arriva il momento di assaggiare l’amatriciana... alla veroneseBigoli all’amatriciana in piazza San Zeno durante Box336am FOTO MARCHIORIFra concerti, cibo e svago, la due giorni è stata molto partecipata
E arriva il momento di assaggiare l’amatriciana... alla veroneseBigoli all’amatriciana in piazza San Zeno durante Box336am FOTO MARCHIORIFra concerti, cibo e svago, la due giorni è stata molto partecipata
E arriva il momento di assaggiare l’amatriciana... alla veroneseBigoli all’amatriciana in piazza San Zeno durante Box336am FOTO MARCHIORIFra concerti, cibo e svago, la due giorni è stata molto partecipata
E arriva il momento di assaggiare l’amatriciana... alla veroneseBigoli all’amatriciana in piazza San Zeno durante Box336am FOTO MARCHIORIFra concerti, cibo e svago, la due giorni è stata molto partecipata

Cosa succede quando oltre 30 associazioni si mettono assieme? «Accade una magia», avevano dichiarato gli organizzatori. Ecco, nel quartiere di San Zeno c’è stato Box336am: un’idea creativa con l’intento di fare solidarietà per Amatrice e Norcia. Dinanzi alla basilica la partecipatissima due giorni «Verona per il Centro Italia» è stata il lancio ufficiale di un progetto di sensibilizzazione e raccolta fondi con al centro la cultura nelle sue manifestazioni musicali, artistiche e anche di degustazione, perché «la tradizione è pure prodotti del territorio, con la loro storia».

Tra gli ospiti, dopo i Niù Tennici sabato sera in piazza, ieri è stata la volta dell’orchestra multiculturale Mosaika, nella Basilica di San Zeno, e dei Soul System, i vincitori della decima edizione di X Factor. «L’unione», commenta Alessandra Biti di Retrobottega, «è la più grande forza naturale». Un messaggio che diventa anche lo slogan del progetto Box336am, il cui nome nasce simbolicamente dall’orario in cui si è registrata la prima scossa di terremoto del 24 agosto 2016: appunto, le 3.36 antimeridiane.

Il disegno consiste nella creazione di box modulari e progettati per essere ospitati in qualunque ambiente così da diventare lo spazio fisico per produrre al loro interno cultura. Saranno luoghi per ludoteche, sale prove, librerie, laboratori e cinema. Ma, anche molto altro. Le strutture saranno consegnate con un kit di montaggio ai cittadini e alle associazioni dei paesi colpiti dal sisma, in modo che ognuno possa adattarli alle loro esigenze culturali. Il tutto in linea con la tradizione del territorio.

Il grande evento di sabato e ieri in piazza San Zeno è nato con l’intento di lanciare il bando di idee per la selezione del miglior progetto. Il tutto, con accesso libero, fra gruppi musicali, compagnie di teatro e di danza, il circo, i burattini, tante attività ludiche per i più piccoli e molte proposte artistiche, e la raccolta fondi attraverso la vendita di cibo e bevande, specialmente una proposta della famosa amatriciana rivisitata «alla veronese» con una particolare ricetta in segno di gemellaggio tra Verona e le zone colpite dal sisma: lo gnocco di patate all’amatriciana.

«É la prima volta in città», riprende Biti, «che oltre 30 associazioni culturali, sociali, musicali e sportive si incontrano per promuovere un evento unico nel suo genere». «Nel passato», prosegue Elena Sauro di Interzona, «ci sono stati alcuni tentativi di unirsi, ma forse più di coordinamento. Non c’è stato, invece, un lavoro verso lo stesso obiettivo. Un’esperienza più impegnativa. A questo si aggiunge l’incontro con le associazioni delle zone colpite dal sisma», continua. «I due gruppi di associazioni si sono “parlati” e abbiamo trovato assieme un percorso da seguire. Questo evento è diventato un mezzo per giungere a questo obiettivo. Nel futuro si apre, anche, un nuovo panorama di collaborazioni tra associazioni».

Marco Cerpelloni

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