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Musei, boom di visitatori La superdirigente al via

Un «selfie» nel cortile sotto il balcone di  Giulietta: la Casa è il secondo sito più visitato dopo l’ArenaFrancesca Rossi, storica dell’arte, sarà la superdirigente dei musei
Un «selfie» nel cortile sotto il balcone di Giulietta: la Casa è il secondo sito più visitato dopo l’ArenaFrancesca Rossi, storica dell’arte, sarà la superdirigente dei musei
Un «selfie» nel cortile sotto il balcone di  Giulietta: la Casa è il secondo sito più visitato dopo l’ArenaFrancesca Rossi, storica dell’arte, sarà la superdirigente dei musei
Un «selfie» nel cortile sotto il balcone di Giulietta: la Casa è il secondo sito più visitato dopo l’ArenaFrancesca Rossi, storica dell’arte, sarà la superdirigente dei musei

Enrico Giardini Visitatori nei musei civici: il 2017 si è chiuso con il botto. Un milione 773.526, cioè 122.330 in più dell’anno precedente, il 2016. Il che significa un incremento del 7,41 per cento. Il dato si riferisce alle visite ad Arena, ai musei degli affreschi Cavalcaselle, di Castelvecchio, all’archeologico del Teatro Romano e al lapidario Maffeiano, quindi alla Casa di Giulietta, alle Arche Scaligere e a San Giorgetto. Sono numeri forniti dall’assessore alla cultura e al turismo, Francesca Briani, tirando le somme. E a poche ore dall’entrata ufficiale in servizio, previsto per lunedì, di Francesca Rossi, come superdirigente dei musei comunali. Responsabile dunque di tutti quelli citati, a cui si aggiungeranno il museo civico di Storia naturale e la Galleria d’arte moderna, al Palazzo della Ragione. PRIMATI. Come nel 2016 - quando complessivamente furono un milione 651.196 - nel 2017 il primato per numero di visitatori è stato ancora nettamente quello dell’Arena, con 827.266, in crescita sugli 812.942 dell’anno precedente. Al secondo posto la Casa di Giulietta, pure in incremento: nel 2017 sono stati 347.937, quasi ventimila in più rispetto al 2016, quando furono 328.769. Il museo della Casa di Giulietta, gestito dal Comune - e sul quale, come nel cortile che invece è di proprietà condivisa, è in corso un approfondimento per deciderne la gestione - quasi doppia il museo di Castelvecchio - in cui sono tornati i 17 quadri rubati - a 183.179 rispetto ai 161.103 del 2016. IL BALZO. L’aumento più significativo si registra però nella chiesa di San Giorgetto, adiacente a Sant’Anastasia, utilizzata per mostre d’arte. Nell’anno appena terminato ha avuto 165.461 visitatori, rispetto ai 115.105 del 2016, quindi 50mila in più. Un bel passo in avanti anche del museo archeologico del Teatro Romano con 117.400 rispetto ai 99.014. Hanno tenuto bene le Arche Scaligere, con 19.999 rispetto ai 19.883. In leggero calo il museo degli affreschi, con 95.538 mentre nel 2016 erano stati 96.218. Sceso un po’ di più il Maffeiano: 16.746, nel 2017, invece dei precedenti 18.162. BILANCIO E OBIETTIVI. «I dati del 2017 ci dicono di un positivo aumento di visitatori nei nostri musei d’arte e nei siti monumentali», dice l’assessore Briani, ed è un dato veronese ma in linea con un positivo incremento anche nei musei a livello nazionale, nel 2017, «e questo è anche una conseguenza dell’incremento di quantità e qualità dell’offerta didattica, anche rivolta ai bambini e ai ragazzi, che intendiamo sviluppare». È uno sviluppo che l’Amministrazione, fa sapere la Briani, intende ampliare con il progetto del polo museale unico. «Si dovrà percepire questo polo anche visivamente», precisa, «con una comunicazione più mirata di quanto viene promosso, molto spesso con una produzione propria del Comune. Si investirà ancora sulla didattica, e pure sul museo di Storia naturale e sulla Galleria d’arte moderna. E sarà Francesca Rossi a coordinare questo lavoro». RETE CON LA CITTÀ. Da lunedì a occuparsi del polo museale sarà la superdirigente Francesca Rossi, veronese, 51 anni - figlia dell’avvocato Gianbattista Rossi, a cui è intitolato il policlinico di Borgo Roma, grande protagonista delle politiche sanitarie e sociali scaligere - storica dell’arte, dal 1994 al 2010 al museo di Castelvecchio dov’è stata tra l’altro curatrice delle collezioni. Per sette anni, dal 2010 a oggi, ha lavorato a Milano, come responsabile dell’ufficio Coordinamento dei progetti culturali e artistici dell’area Castello Sforzesco, dei musei archeologici e storici del Comune. «Ho una grande voglia di lavorare in gruppo, di fare squadra, di costruire una rete tra i musei e le istituzioni», dice la Rossi, «in sintonia con l’Amministrazione, che ha intenzione di investire in questo settore. Io credo a musei che partecipano attivamente ai grandi temi della città, come punto di riferimento per i cittadini non solo per le opere d’arte, ma anche per il vivere quotidiano». •

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