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La storia

Muore sul Cervino
E la mamma
discute la sua tesi

Cristina Giordana con l'attestato di laurea del figlio Luca
Cristina Giordana con l'attestato di laurea del figlio Luca
Cristina Giordana con l'attestato di laurea del figlio Luca
Cristina Giordana con l'attestato di laurea del figlio Luca

«Era la cosa più naturale, giusta e normale da fare». Luca Borgoni, giovane sportivo ed alpinista cuneese, laureando in biologia, è morto scalando il Cervino. La mamma, Cristina Giordana, pochi giorni dopo, si è presentata di fronte alla commissione per discutere la sua tesi di laurea, un lavoro di ricerca dedicato agli effetti del succo di barbabietola sulle prestazioni sportive in alta quota. «Con mio figlio condividevo molte passioni, la montagna soprattutto, in un perfetto legame intellettuale. Per me è normale oggi essere ora qui al suo posto. La laurea è l'unico titolo di studio che non ho, forse c'è un motivo per tutto questo...».

Luca aveva un obiettivo dopo il Cervino, voleva scalare un «Ottomila», il Dhaulagiri, in Nepal. Si stava allenando. «Il Dhaulagiri adesso è troppo basso», sorride a dispetto del dolore Cristina, «perché lui ora è andato ancora più in alto». Oltre la «quota» dei suoi sogni.

 

Paolo Mozzo

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