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Moderati e sì alle riforme
Fare!, convention a Roma

Rifare il centrodestra, ma «quello che dice sì», e dire «sì» al referendum sulle riforme proposto dal Governo Renzi. È la doppia sfida di Fare!, il partito del sindaco Flavio Tosi, che il 23 luglio, a Roma, alle 12 (luogo da definire) terrà una convention nazionale, aperta a tutti, per presentare il manifesto di Idee per il Paese e perché «votiamo sì al referendum costituzionale». Un anno dopo la costituzione, a Montecitorio, dei nuovi gruppi di Fare! al Senato e alla Camera formati dagli ex leghisti rimasti con Tosi dopo la sua «cacciata» dalla Lega, i tosiani puntano in alto. Fra quattro mesi si vota nel referendum e Renzi, leader del Pd, ha detto che se vincerà il «no» si dimetterà da presidente del Consiglio. Ciò potrebbe voler dire elezioni politiche anticipate, nel 2017 e non nel 2018. Nel 2017, fra l’altro, si vota a Verona, per le amministrative. Tosi sta lavorando per creare un polo moderato, insieme al ministro dell’Interno Angelino Alfano, del Ncd-Area Popolare, e ad altre forze centriste che prendono le distanze dalla Lega più a destra. Questo mentre invece l’ex ministro Maurizio Lupi, del Ncd, guarda più al centrodestra con Forza Italia e Fratelli d’Italia, oltre che con la Lega, sul modello alleanza per Parisi, a Milano. «Per dire addio al bicameralismo paritario, per cancellare poltrone e stipendi, per garantire stabilità e partecipazione, per controllare le regioni inefficienti»: queste le ragioni del «Sì» alle riforme, del movimento di Tosi, coordinato da Fabio Venturi, presidente dell’Agsm.

Il referendum, dunque, sarà decisivo per testare gli schieramenti. E sarà un banco di prova per le amministrative di Verona e per altre elezioni, visto che Pd e Fare! voteranno sì. Il centrodestra non vede l’ora di mandare a casa Renzi, come ha in parte fatto nei ballottaggi di Roma e Torino, ma anche in tante altre città al voto in giugno, dando una mano al 5 Stelle a battere il Pd renziano. La battaglia si scalda già.E.G.

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