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Mirela e Larisa, assassinate e straziate Il figlio e fratello ora è all’ergastolo

Il 13 febbraio 2016, nella sua casa di via Teiolo 26, ad Albaredo d’Adige, al termine di una lite, Mirela Balan venne uccisa dal figlio, Andrei Filip che poco dopo strangolò anche la sorellina Larisa Elena che aveva 11 anni. Quello stesso giorno il giovane aveva postato su Facebook un cuore rosso con una grande «A» d’oro al centro: era per San Valentino, la festa degli innamorati. E quella sera le uccise entrambe: la madre perchè gli aveva detto di andarsene, la sorellina perchè era testimone di quel delitto. Uscì, andò a prelevare con il bancomat della madre, mangiò qualcosa e una volta rientrato in casa sezionò i cadaveri sistemando i poveri resti in tre borsoni. Uno dopo l’altro li ha gettati in Adige: la casa della madre dista 300 metri dal fiume e lui è andato avanti e indietro tre volte quella notte. Un duplice omicidio terribile per il quale Filip a fine marzo scorso è stato condannato all’ergastolo. Un duplice omicidio al quale ha assistito anche la sua fidanzata dell’epoca, Loredana. Lei aveva 17 anni, la procura dei Minori di Venezia l’ha indagata per concorso in omicidio e due settimane fa il tribunale l’ha condannata a 14 anni e 8 mesi ritenendola complice solo per morte di Mirela Balan mentre l’ha assolta per quella della bambina. La sera della vigilia di San Valentino Andrei ebbe l’ebbesimo litigio con la madre proprio a causa di Loredana: aveva chiesto al figlio di mandarla via perchè non aiutava in casa e voleva essere pagata per fare qualsiasi commissione. Lei gli avrebbe passato il coltello, quello che al culmine della lite Andrei usò per tagliare la gola a Mirela. Dopo il duplice delitto e dopo essersi disfatto dei corpi, il giorno seguente prese con lei il pullman diretto in Romania. I carabinieri ricevettero la denuncia di scomparsa presentata dalla figlia della vittima, e controllarono i movimenti del giovane. Lo arrestarono al rientro in Italia. E quella notte lui confessò. • F.M.

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