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DOMANI LA CORSA COMPETITIVA

Mezza maratona
in 8mila in centro
con polemiche

Domenica va in scena la Romeo e Giulietta Half Marathon: prima dello «start» è già polemica
Domenica va in scena la Romeo e Giulietta Half Marathon: prima dello «start» è già polemica
in 8200 alla mezza maratona di domani

L’evento sportivo di San Valentino e dedicato a Giulietta che fa parte del programma di eventi di Verona in Love più che una mezza maratona nel segno dell’amore sta diventando una polemica cittadina che coinvolge sportivi, politici, parroci e residenti del centro storico. Un botta e risposta che cresce giorno dopo giorno sulla opportunità di chiudere il centro antico durante gli eventi podistici.

Domani la decima mezza maratona di Romeo e Giulietta e la Agsm Duo Half Marathon renderanno inaccessibili per qualche ora una serie di strade della città antica.

 

E se nei giorni scorsi, dopo un primo tweet postato in rete da don Alberto Margoni, vicedirettore vicario del settimanale diocesano Verona Fedele, si è sollevata la protesta di una serie di parroci del centro che fanno attività pastorale altrove e si sentono prigionieri degli eventi podistici, ora anche i residenti dicono la loro, chiedendo un compromesso per il quieto vivere di tutti. Si sentono obbligati a stare in casa, costretti a cercare un posto auto fuori dal centro storico per aggirare i divieti, oppure invogliati a lasciare casa il giorno prima per non subire i disagi della chiusura.

 

D’altro canto l’assessore allo sport Alberto Bozza cerca di placare i toni. «A Verona si svolgono solo due eventi podistici competitivi che richiedono limitazioni del traffico pedonale e automobilistico, la Giulietta e Romeo Half Marathon di febbraio e la Veronamarathon a novembre», precisa.

«Domenica la chiusura delle strade sarà limitata a un massimo di tre ore, dalle 10 alle 12.30, con la garanzia di riapertura dell’intero circuito di gara dalle 13. Si tratta di un evento sportivo internazionale atteso e amato dai veronesi e dagli appassionati di tutto il mondo. Decine di migliaia di persone, attraverso l’iniziativa benefica “Il sorpasso di Max”, realizzata in contemporanea alla maratona, sostengono inoltre un’importante raccolta fondi a favore dell’Abeo. E’ proprio il caso di dire, quindi, “benedetta maratona”».

 

Per quanto riguarda la mobilità di cittadini e di partecipanti l’assessore precisa infine che «tutte le circonvallazioni saranno sempre percorribili e che tutti i parcheggi per i partecipanti sono stati raccolti in zona stadio, per evitare il condensarsi di traffico nei quartieri interni».

Eppure chi abita in corso Sant’Anastasia, come Carlo Franco, è piuttosto esasperato. «Abbiamo già chiesto all’assessore di fare uno sforzo perché le manifestazioni nella città antica diano meno disagi possibile. Per qualche migliaia di partecipanti si mettono in crisi 30 mila residenti».

Per evitare che gli abitanti del centro si sentano segregati in casa, Franco suggerisce l’ipotesi di sovrappassi per i maratoneti. E precisa: «Non sono contrario alla manifestazione, basta trovare soluzioni per la buona convivenza».

 

Michele Abrescia di VeroCentro suggerisce altre location, per evitare di snaturare un centro già saturo: «Si continua a voler trasformare i centri storici in parchi per il divertimento: è un approccio poco lungimirante e che si è già dimostrato fallimentare in altre città, come Venezia, non solo per i residenti, ma anche per gli stessi turisti. Non siamo contro le manifestazioni podistiche, ma contro l’utilizzo di spazi storici per iniziative che potrebbero benissimo essere trasferite sulle Torricelle o per esempio ai Bastioni, dove continua la lotta contro il degrado».

E sottolinea che «nelle giornate normali, del resto, non si vedono sportivi correre e allenarsi in centro». E conclude: «Gli appuntamenti da coltivare in una città d’arte come la nostra dovrebbero essere quelli più legati alle tradizioni culturali che agli eventi sportivi».

Chiara Bazzanella

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