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Meno norme e burocrazia
per incentivare l’edilizia

Norme più semplici. Meno vincoli burocratici. E tagliato il 20 per cento di parole. È quanto contiene la variante 22 al Piano degli interventi (restauri e riconversioni edilizie di zone degradate) per la semplificazione e l’aggiornamento delle norme tecniche operative. Ha approvato la variante la Giunta comunale, licenziandola per il Consiglio, su proposta dell’assessore alla pianificazione urbanistica e all’edilizia privata, Gian Arnaldo Caleffi.

«La variante, studiata con la collaborazione delle categorie economiche e degli ordini professionali», spiega Caleffi, «è già stata inviata alle otto circoscrizioni per il parere di competenza ed è pronta quindi per essere esaminata dalla commissione consiliare urbanistica, prima del passaggio in Consiglio comunale per l’adozione».

Caleffi ricorda che «a più di quattro anni dall’entrata in vigore del Piano degli interventi il 12 marzo 2012, è una variante di “assestamento” per correggere errori materiali, modificare alcuni articoli dei quali si è sperimentata l’inefficacia o l’inadeguatezza, introdurre gli aggiornamenti derivanti da nuove normative entrate in vigore».

Si tratta di varie leggi regionali in tema di strutture commerciali, di Sportello unico attività produttive, Suap, di strutture turistiche, di modifica della legge regionale sulle strutture commerciali fino a 1.500 di superficie di vendita, di varianti verdi, di lotta alla ludopatia, di servizi religiosi. E poi delle leggi nazionali «Decreto del fare» e «Sblocca Italia» di modifica del Testo unico dell’edilizia. Il criterio conduttore di questo lavoro, aggiunge Caleffi, «è stato semplificare il corpo normativo delle norme tecniche, sia dal punto di vista quantitativo, diminuendo significativamente la lunghezza del testo (un quinto delle parole tagliate), sia da quello qualitativo, cercando di facilitare la realizzazione degli interventi edilizi con l’eliminazione di vincoli o procedure burocratiche. E l’auspicio è che ciò possa portare a una ripresa nel settore edilizio».

Alle tavole del Piano degli interventi quindi sono state introdotte solo le seguenti modifiche: aggiornamento dei servizi pubblici; errata corrige; verifica della coerenza tra le tavole, le legende e le norme tecniche operative, segnalazioni di errori cartografici di enti e cittadini.E.G.

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