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operazione della polfer

"Mago" del borseggio
preso dopo mesi
di indagini

L'immagine delle telecamere della stazione
L'immagine delle telecamere della stazione
L'immagine delle telecamere della stazione
L'immagine delle telecamere della stazione

È servita la collaborazione tra la polizia ferroviaria di Verona e del Trentino Alto Adige per riuscire a rintracciare e arrestare un borseggiatore seriale che «lavorava» almeno in tre regioni.

L'uomo, G.P., un cinquantenne partenopeo, utilizzava regolarmente i treni ad alta velocità, soprattutto sulla tratta Venezia-Milano, per derubare i viaggiatori di denaro e soprattutto carte di credito. Era infatti abilissimo a spendere il massimo consentito delle carte nelle boutique dei centri storici delle città e dei centri commerciali del nord Italia. Ma non finiva qui, altra modalità per ottimizzare i guadagni era quelle delle sale Bingo. Acquistava delle giocate di ingente valore, circa 500 euro, per poi utilizzarne poche decine nelle macchinette facendosi rimborsare il rimanente in contanti.

 

Numerose sono state le segnalazioni e denunce. Dopo 6 mesi di incessanti indagini e riscontri in Veneto, Lombardia e Trentino Alto Adige, anche con la visione di ore ed ore di filmati delle telecamere delle stazioni, dei vari sportelli bancomat, dei negozi e delle sale Bingo, sono state ricostruite le varie fasi dei singoli furti e l’indebito utilizzo delle carte di credito. L’abilità era tale che le vittime si accorgevano del furto del portafogli solo quando ricevevano l’sms di avviso per il prelievo di denaro o per l’utilizzo della carta di credito.

 

Ogni furto fruttava all'uomo da un minimo di 500 euro in contati, come prelievo, a più di 2mila euro, come acquisto di prodotti di marca. La professionalità e caparbietà degli investigatori della Polfer di Verona ha portato al suo arresto avvenuto solo grazie all’uso dei classici appostamenti accompagnati dall’utilizzo di nuove tecnologie. L'uomo, da sabato, si trova in carcere.

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