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Ma Adele canta anche sotto la pioggia

Adele durante il concerto in Arena di ieri sera
Adele durante il concerto in Arena di ieri sera
Adele durante il concerto in Arena di ieri sera
Adele durante il concerto in Arena di ieri sera

Alla fine anche lei, la grande Adele, un po’ per la pioggia e un po’ per solidarietà verso i 15 mila fans fradici e infreddoliti è uscita sul palco, puntualissima alle 21, con la mantellina bianca antiacqua. E ha iniziato il concerto con Hello. L’Arena è andata in delirio: l’anfiteatro era pieno come un uovo, al punto che sono stati aperti anche i posti dietro palco. Una grande conquista per migliaia di spettatori non solo per la difficoltà di accaparrarsi il biglietto, non solo perchè la maggior parte arriva da lontano e quindi ha il viaggio sulle spalle, né perché, almeno per chi a Verona arriva in macchina, c’è da affrontare l’Odissea del parcheggio.

CONQUISTATO. Ma ancora più conquistato soprattutto perché a creare disagio ci si è messo, ieri sera, anche il meteo, con la pioggia battente che intorno alle 18,30 si è rovesciata sulla Bra invasa di fan della diva pop inglese del momento, quella Adele che ha riempito l’anfiteatro per due straordinarie serate. Adele però - c’era da scommetterlo - ha avuto la meglio anche sulla pioggia. Questo pazzo meteo che alterna giornate già estive ad acquazzoni tropicali è davvero riuscito a creare per le uniche due date italiane di Adele due situazioni opposte, come se, invece che in un unico fine settimana, i due concerti si fossero tenuti in due stagioni differenti.

E così se sabato i fan in coda nel vallo dell’Arena sono morti di caldo (qualcuno si era portato un mini ventilatore dotato di spruzza vapore per avere un po’ di refrigerio, le bottigliette d’acqua sono andate a ruba) ieri a fare affari sono stati i venditori in ombrellini pieghevoli e soprattutto di super impermeabili.

BRA MULTICOLORE. Verso le 19 uno sguardo alla Bra mostrava il salotto di Verona trasformato in un multicolore gigantesco telo-ombrello costituito dai tanti ombrelli e impermeabili fitti fitti gli uni accanto agli altri, in una babele di lingue che rivela come i concerti areniani di Adele abbiano richiamato un pubblico da tutto il mondo, e sicuramente da mezza Europa. I portici del Liston sono diventati il provvisorio rifugio per centinaia di meno coraggiosi che hanno rinunciato a mettersi in coda sotto la pioggia mentre i bar e i ristoranti sono stati presi d’assalto da coppie, famiglie, gruppi più o meno numerosi di amici.

SPRITZ E PIZZA. Da un semplice cappuccino caldo a centinaia di spritz e altrettante birre, da decine e decine di pizze a qualche piatto più impegnativo, non si può certo dire che Adele non abbia portato un gran lavoro ai locali del centro, che sicuramente avrebbero voluto avere qualche tavolo in più per soddisfare tutta la clientela di questo fine settimana. «Arriviamo da Palermo, siamo riusciti ad avere i biglietti per un pelo, non ci credevamo nemmeno noi. Li abbiamo presi molto tempo fa, posti non numerati ovviamente. La pioggia? Peccato, ma fa lo stesso, sinceramente per noi il tempo è un dettaglio rispetto al fatto di essere qui», dice Paolo che è con la fidanzata tra quelli che non mollano e fanno tranquillamente la fila sotto l’acqua, riparati da grandi impermeabili. Dietro di loro, due ragazze giapponesi, poco oltre tre giovanissime tedesche: «Pioggia? Ma noi tra un po’ sentiremo dal vivo Hello e Rumor has it, capisci?».

DIVA SEMPLICE. Ma cosa incanta tutti questi ragazzi, e ragazze, della star Adele? «La musica sicuramente, ma poi per me è un modello proprio perchè non fa la divina, ho saputo che è arrivata con marito e figlio, blindata e discreta, tutti vogliono il gossip ma lei, secondo me, è oltre», dice senza esitazioni Anita, arrivata dalla Toscana.

Alessandra Galetto

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