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Lungadige Capuleti, si riapre
tra settembre e ottobre

Il cantiere di lungadige Capuleti. In superficie verranno realizzate delle piste ciclabili e un’area pedonale FOTO MARCHIORI
Il cantiere di lungadige Capuleti. In superficie verranno realizzate delle piste ciclabili e un’area pedonale FOTO MARCHIORI
Il cantiere di lungadige Capuleti. In superficie verranno realizzate delle piste ciclabili e un’area pedonale FOTO MARCHIORI
Il cantiere di lungadige Capuleti. In superficie verranno realizzate delle piste ciclabili e un’area pedonale FOTO MARCHIORI

Anni di lavori, sospensioni, riprese. Anni di stravolgimento del traffico. Lungadige Capuleti è occupato dal cantiere del parcheggio pertinenziale sotterraneo dall’inverno del 2008. Il profondo scavo vicino all’Adige ha portato alla luce un lungo tratto delle mura scaligere (2011), fatto di ciottoli di fiume frammisti a mattoni rossi. E l’operazione immobiliare è passata di mano dall’impresa Cangrande alla Viberto srl (2014). Ora l’ultimo capitolo del cantiere «infinito» ha finalmente una data, benché approssimativa: «Tra la fine di settembre e la metà di ottobre la strada sarà riaperta alle auto», promette l’assessore alla viabilità Marco Ambrosini.

«Il parcheggio sotterraneo, in realtà, è terminato. Ma non la parte in superficie. L’amministrazione comunale preferisce rimandare il ripristino della circolazione a quando tutte le opere saranno complete, cioè in autunno», spiega. E cosa manca? In lungadige Capuleti arriveranno due corsie separate di pista ciclabile, una per senso di marcia. Poi uno spazio pedonale rifinito in pietra, aiuole verdi, e un percorso didattico con cinque tabelloni redatti dalla Soprintendenza sulle mura di Verona e sul tratto trecentesco rinvenuto in quel punto.

La riqualificazione della superficie – voce di 150mila euro sui 6 milioni di costo complessivo del parcheggio – è stata illustrata dal progettista, ingegnere Attilio Castellani, in terza commissione consiliare, presieduta da Francesco Spangaro (Lista Tosi). Presenti anche i responsabili della Viberto srl.

Il parcheggio, ricordiamo, è strutturato su tre piani interrati con 217 posti auto totali: per la maggior parte box chiusi. È pertinenziale, pertanto possono acquistare solo i residenti o le imprese della zona. Un centinaio di posti è stato già comprato da un’azienda privata che ha sede nelle vicinanze. Restano 56 stalli ancora da vendere. Ingresso e uscita sono entrambi su via Franceschine.

«Il muro di Cangrande, ripulito, restaurato, e in alcuni punti ricostruito, si può ammirare al primo piano interrato. Nella sua interezza è lungo 150 metri, alto fra i due e i tre, e spesso sessanta centimetri. La testa della muratura sarà a tratti visibile anche in superficie», anticipa il progettista, «da un vetro posto sul marciapiede».

Questo per quanto concerne l’opera. Per la viabilità, invece, si sa quando sarà ristabilita, ma non ancora con quale modalità. Nelle due direzioni di marcia, come originariamente? O a senso unico, come durante il cantiere di ponte San Francesco? Ambrosini risponde: «Ci stiamo studiando sopra. Il senso unico, in tal caso da ripristinare anche in via del Pontiere, darebbe più fluidità alla circolazione, è vero. Ma è già stato sperimentato che, a risentirne, sono i pedoni agli attraversamenti e i commercianti». Per decidere c’è tempo fino all’autunno.

CANTIERI. Intanto le «preoccupazioni» viabilistiche si concentrano su Verona sud e i suoi innumerevoli cantieri stradali: da via Tombetta a via Forte Tomba, entrambe ridotte da lavori che dureranno fino a settembre. E poi i nuovi: martedì inizia la costruzione della rotonda di viale Piave, sotto il cavalcavia, tra stradone Santa Lucia e via Tombetta. Cantiere anche in viale del Lavoro, in funzione del nuovo insediamento Esselunga.

Lorenza Costantino

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