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Studio condotto da ricercatrice scaligera

Lotta all'Alzheimer
Due milioni e mezzo
a progetto veronese

Una ricercatrice in laboratorio
Una ricercatrice in laboratorio
Una ricercatrice in laboratorio
Una ricercatrice in laboratorio

Si apre una nuova frontiera nella lotta all’Alzheimer grazie al progetto europeo ImmunoAlzheimer di Gabriela Constantin, ricercatrice del dipartimento di Medicina dell’università di Verona finanziato con 2.500.000 euro dall’Erc, European Research Council per gli «advanced grants». La ricerca svelerà qual è il ruolo delle cellule del sistema immunitario, i globuli bianchi del sangue o leucociti, nella malattia di Alzheimer e nello specifico indagherà in che modo questi entrano nel cervello e contribuiscono al deficit di memoria nei pazienti con Alzheimer. I risultati generati dal progetto ImmunoAlzheimer hanno il potenziale per essere rapidamente trasferiti sul malato, dato che sono già in uso terapie anti-infiammatorie in grado di interferire con la funzione dei globuli bianchi e con la loro migrazione attraverso la parete dei vasi sanguigni. Le ricerche del gruppo scaligero potrebbero quindi portare all’identificazione di terapie già testate sull’uomo da trasferire rapidamente anche a pazienti con Alzheimer.

«Mediante l’utilizzo di tecniche avanzate di microscopia - ha spiegato Constantin - saranno identificati nuovi meccanismi molecolari che controllano la migrazione dei leucociti attraverso la parete dei vasi sanguigni cerebrali». Il progetto ImmunoAlzheimer è il terzo progetto Erc vinto da Constantin negli ultimi 5 anni e tutti i tre finanziamenti sono stati incentrati sulle malattie infiammatorie del cervello. Constantin è stata la prima donna in Italia a ricevere nel 2003 il Premio Rita Levi Montalcini per gli studi condotti sulle malattie infiammatorie del cervello. Nel 2010 è stata, inoltre, nominata «oustandig female scientist» dall’European Research Council.

Per il rettore dell’università di Verona, Nicola Sartor «questo è uno dei casi in cui la parola eccellenza può essere spesa davvero a pieno titolo: ricevere un finanziamento dei fondi Erc, distribuiti dalla Comunità Europea a 277 progetti scientifici, dopo una selezione di circa 2000 domande provenienti da 29 paesi, significa essere riconosciuti fra gli scienziati migliori d’Europa». L’Alzheimer è la forma più comune di demenza e colpisce più di 40 milioni di persone nel mondo. Si stima che nel 2030 circa 66 milioni avranno l’Alzheimer e che nel 2050 la malattia rappresenterà un’epidemia globale con più di 115 milioni di pazienti. In Italia sono un milione. L’Alzheimer ha una durata di 3-9 anni e al momento non esiste alcuna cura o terapia in grado di interferire con il decorso della malattia poichè non sono ancora noti i processi infiammatori che promuovono il processo patologico. 

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