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Lo scandalo dei bidelli e i leghisti del «bareto»

La bidella Prospera - scrive la Olga - viene da Napoli, Napule, come dice lei. Me l’ha presentata un giorno il professor Scalcagnato: «Ecco la mia più brava collaboratrice scolastica». «Piacere, professoressa» le ho detto perché non sapevo che "collaboratore scolastico" non era che la nuova qualifica dei bidelli i quali, pur avendo le mansioni di prima, hanno cambiato nome in virtù dello stesso linguaggio politicamente (e ipocritamente) corretto che ha trasformato gli spazzini in "operatori ecologici" e le prostitute in "operatrici sessuali". Ieri, quando è scoppiato lo scandalo dei diplomi facili che un Istituto della Campania, il "Voltaire", avrebbe rilasciato col massimo dei voti ai candidati "collaboratori scolastici", che poi sono stati assunti tutti al Nord, soprattutto nel Veneto, perché in base alle graduatorie erano i migliori, ho pensato alla bidella Prospera. Senza malizia, ma ho pensato a lei. E, sempre senza malizia, ho accostato l’Istituto campano "Voltaire" alla piattaforma "Rousseau" dei grillini, visto che anche il reddito di cittadinanza andrà in gran parte a beneficio della gente di quelle parti. Il mio Gino, che pure ha dei trascorsi leghisti (è stato caporal maggiore delle Ronde Padane), ha chiesto agli avventori salviniani del bareto cosa ne pensassero dello scandalo e dell’inchiesta delle autorità scolastiche regionali, partita anche dopo una segnalazione di una scuola di Bosco Chiesanuova, che vogliono verificare l’esistenza dei certificati. «L’Ovidùri - mi ha poi riferito - l’à dito "No comment", el Sfigaról el m’à mandà in cul e el Bisolfito el m’à dito che adesso la Lega l’è col Sud e che el Nord co’ le so inchieste el pol andàr a farse ciavàr». «Ma i bidelli, pardòn, i collaboratori scolastici diplomatisi a Napoli - gli ho risposto - stanno forse occupando ingiustamente posti di lavoro che sarebbero spettati a candidati del Nord come el fiól della Cesira che, invece di 100/100 come tutti i colleghi campani, ha preso un pur decoroso 98 e continua a essere a spasso». Gli ho detto anche che prima di firmare il contratto di governo con i grillini, la Lega avrebbe fatto fuoco e fiamme per una cosa del genere e Salvini avrebbe attaccato il Sud "ladrone". «No so cosa dirte - mi ha risposto il mio Gino - L’Ovidùri el gira co’ un santìn de Di Maio in scarsèla». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvino Gonzato

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