<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Lite durante il veglione in Bra Agente aggredito e picchiato

Il Capodanno in piazza Bra: le Volanti della questura sono dovute intervenire per due episodi
Il Capodanno in piazza Bra: le Volanti della questura sono dovute intervenire per due episodi
Il Capodanno in piazza Bra: le Volanti della questura sono dovute intervenire per due episodi
Il Capodanno in piazza Bra: le Volanti della questura sono dovute intervenire per due episodi

Veglione in piazza Bra: al di là dei numeri da record per quello che riguarda l’affluenza restano gli strascichi della notte più vissuta dell’anno. Strascichi che sono finiti in tribunale come è accaduto a Charid Abba, 20 anni, che la sera del 31 dicembre ha iniziato a bere ben prima della mezzanotte. E ha provocato un po’ di trambusto oltre ad aver colpito uno degli agenti con un pugno al volto causandogli un trauma alla mandibola ritenuto guaribile in venti giorni. Una serata in cui la presenza di migliaia di persone prevedeva un imponente servizio di sicurezza e per questo non solo era vietato introdurre bottiglie di vetro ma ad ogni «blocco» di new jersey (in prossimità dei Portoni, in zona via Roma, piuttosto che Dietro Anfiteatro, o largo Alpini), erano presenti, oltre agli agenti delle Volanti, anche i poliziotti del 2° reparto Mobile di Padova. Verso le 22 un gruppo di cittadini del Marocco, alterati dall’alcol, ha iniziato a litigare. Si sono presi a pugni e per evitare che la situazione degenerasse gli agenti sono intervenuti per bloccare la lite e identificare il gruppo. Una volta allontanati dalla piazza e portati al di là del new jersey per l’identificazione il ventenne ha cercato di evitare il controllo, ha poi cercato di scappare, si è divincolato e quando uno degli agenti lo ha bloccato Abba ha reagito con un pugno. Il poliziotto è riuscito a schivare il colpo ma il giovane si è avventato nuovamente contro i poliziotti e uno di loro è stato raggiunto al volto. Un colpo violento che ha lesionato la mandibola, Abba, ubriaco e arrabbiato, è stato quindi arrestato con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e dopo due notti in cella di sicurezza ieri è comparso davanti al giudice Claudio Prota e al pm d’udienza Susanna Balasini. Non era in grado di dire la sua data di nascita, ha sostenuto di non capire l’italiano e la convalida è iniziata un’ora dopo l’orario previsto perchè è stato necessario far arrivare l’interprete. Dopo essere stato identificato è emerso che Abba è destinatario di un ordine di lasciare il territorio nazionale emesso dal Questore di Palermo e del relativo decreto di respingimento emesso dal prefetto, sempre di Palermo. L’arresto è stato convalidato, l’avvocato Chiara Nascimbeni ha chiesto un termine a difesa e il magistrato ha disposto la misura del divieto di dimora nel comune di Verona e rinviato il processo al 19 gennaio. SBALLO. Sempre nella notte di San Silvestro il 113 è stato allertato dal personale addetto alla sicurezza della discoteca Encore, l’ex Alter Ego, in via Torricelle, che aveva notato due cittadini magrebini aggirarsi nella sala gremita di persone che stavano festeggiando il nuovo anno. Ad insospettirlo è stato l’atteggiamento circospetto dei due e il fatto di averli visti mentre si passavano di mano una bustina di plastica. Quando si sono accorti di essere osservati hanno cercato di guadagnare l’uscita, uno è riuscito a fuggire mentre Aymane Chef, 20 anni del Marocco e residente a Milano, è stato bloccato all’esterno in attesa dell’arrivo degli agenti. È stato perquisito e addosso aveva 3,82 grammi di chetamina, 3,58 grammi di Mdma (ecstasy) e un grammo di marijuana. È emerso che aveva alcuni precedenti sia per detenzione di stupefacenti sia per reati contro il patrimonio. Lui si è giustificato sostenendo che un giovane gli aveva chiesto di custodire il sacchetto e che in cambio, a fine serata, gli avrebbe dato 70 euro. Detenzione ai fini di spaccio l’accusa, ieri al termine dell’udienza il giudice Prota ha convalidato l’arresto e imposto a Chef (difesa Manuali) il divieto di dimora a Verona. Il processo è stato rinviato a maggio. Il questore ha emesso il foglio di via con il divieto di tornare per 3 anni, misura di prevenzione che comporta per il giovane l’ordine di tornare a Milano. •

Suggerimenti