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Lezione imparata, meno auto e più bus utilizzati dalla gente

In città strade deserte, senza auto, e tanti veronesi e turisti a piedi alla riscoperta dei tesori d’arte
In città strade deserte, senza auto, e tanti veronesi e turisti a piedi alla riscoperta dei tesori d’arte
In città strade deserte, senza auto, e tanti veronesi e turisti a piedi alla riscoperta dei tesori d’arte
In città strade deserte, senza auto, e tanti veronesi e turisti a piedi alla riscoperta dei tesori d’arte

Una goccia nel mare, ma pur sempre una goccia. Nei giorni in cui la Val Padana si piazza tra le aree con l’atmosfera più malsana d’Europa, Verona si cimenta con il suo secondo Mobility Day. Ieri è andata in scena la seconda domenica di mobilità sostenibile in centro città, dopo quella difficile del 3 dicembre. E stavolta l’iniziativa, a differenza della precedente, sembra essersi svolta senza particolari criticità. Il blocco dei veicoli è iniziato alle 10 per concludersi alle 19. Alle porte della città decine di vigili erano appostati per fermare gli automobilisti e indicare loro la via (esterna al centro) da percorrere, anche se molti sono riusciti comunque a superare i posti di blocco per raggiungere i parcheggi Arena e Cittadella, a ridosso di piazza Bra. E se in dicembre l’imponente afflusso legato ai mercatini di Natale aveva appesantito molto il traffico, ieri invece non si sono creati eccessivi incolonnamenti, fatta eccezione per viale del Lavoro, in prossimità del centro commerciale Adigeo. Le navette dell’Atv, già a partire dalle prime ore della mattina, hanno fatto la spola tra il parcheggio Centro e quello della Fiera, dove molti automobilisti, in arrivo soprattutto da fuori Verona, hanno lasciato l’auto per poi dirigersi nella città antica, arrivando a staccare circa 700 biglietti a metà giornata. «Il feedback è stato sicuramente positivo», è il commento dell’assessore alla Viabilità Luca Zanotto. «Non si sono verificati particolari problemi a livello di circolazione. C’è stato un significativo utilizzo delle navette dell’Atv, nonostante i parcheggi in centro avessero ancora disponibilità di posti e ciò significa che la gente si è mossa in modo diverso, con una grande partecipazione alle attività organizzate». Soddisfatti anche i residenti del centro, che parlano di successo, dopo le criticità del primo esperimento, e chiedono di iniziare un dibattito serio sulla possibilità di realizzare una Ztl allargata e continuativa. «La strada intrapresa è quella giusta: adesso è indispensabile dare continuità all’iniziativa, con regole precise per una Ztl davvero efficace e sempre più allargata», sostiene Michele Abrescia, presidente dell’associazione VeroCentro, che raccoglie residenti e commercianti del centro storico. «Va riportata al centro del dibattito la vivibilità della città e la tutela dei residenti», sostiene Abrescia. «Centinaia di famiglie e turisti hanno potuto godere le bellezze della nostra città senza il timore di essere investiti dai veicoli che purtroppo tutti i giorni della settimana sfrecciano tra le vie del centro». Della stessa opinione il consigliere della prima Circoscrizione, Teo Berardinelli di Verona Domani: «Finalmente una chiara e precisa presa di posizione, una svolta nel segno del rispetto dell’ambiente e soprattutto dei cittadini residenti e non». Molti veronesi non erano a conoscenza del Mobility Day. «Se non fossi uscito di casa in anticipo oggi, avrei rischiato di arrivare in ritardo al lavoro», spiega Gaetano Formicola, che ha parcheggiato l’auto a Porta Palio. Favorevole all’iniziativa Eleonora Roncan: «Verona è una città piccola e ci si può spostare a piedi senza troppi problemi. Con il blocco delle auto si respira meno smog». • M.Tr.

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