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La svolta di Tosi:
sì alla metà di Atv
a Ferrovie Nord

La protesta davanti all’Atv
La protesta davanti all’Atv
La protesta davanti all’Atv
La protesta davanti all’Atv

Dopo una iniziale, e comprensibile, cautela, svolta del sindaco Flavio Tosi sull’offerta della società milanese Ferrovie Nord Milano per acquistare il 50 per cento dell’Azienda trasporti Verona, l’Atv, cioè la quota messa in vendita dalla Provincia. Ferrovie Nord Milano, attraverso la controllata Fnma, Ferrovie Nord Milano Autoservizi, è infatti risultata aggiudicataria della procedura di asta pubblica. L’offerta è stata di ben 21 milioni, per la precisione 21.001.000 euro.

La stipula dell’atto di compravendita è però subordinati al mancato esercizio del diritto di prelazione da parte dell’altro socio, l’Amt, interamente controllata dal Comune di Verona. Inoltre il socio cedente, la Provincia, ha comunque la facoltà di sospendere o revocare in ogni momento la procedura di aggiudicazione o di non procedere alla vendita.

In un primo momento il sindaco aveva preso tempo. «Stiamo studiando e valutando sotto ogni aspetto la situazione», aveva detto un mese fa. Ora però qualcosa si sta muovendo verso una quadratura del cerchio con Fnm, a fronte però di garanzia al Comune per quanto riguarda la «governance» dell’Atv - cioè la dirigenza - se essa diventerà metà milanese e metà veronese. È quanto emerso da un incontro di Tosi, a Milano, con il presidente di Ferrovie Nord Milano, Andrea Gibelli, un politico leghista - vicino al presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni - con cui Tosi, ex leghista, ha sempre mantenuto un contatto e un dialogo.

Intanto alla stazione di Porta Nuova striscione di protesta «Atv resti ai veronesi» di decine di lavoratori riuniti sotto la sigla Sls, Sindacato lavoro società, contrari alla cessione delle quote. «Siamo un’azienda sana, venderci è inutile e pericoloso», scrivono in una lettera a Tosi e ai consiglieri comunali.E.G.

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