<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
VALSQUARANTO

«La strada? Pista
per le moto»
Raccolte 300 firme

Un tratto della Pissarotta, dalla Valsquaranto a Roverè (foto Google maps)
Un tratto della Pissarotta, dalla Valsquaranto a Roverè (foto Google maps)
Un tratto della Pissarotta, dalla Valsquaranto a Roverè (foto Google maps)
Un tratto della Pissarotta, dalla Valsquaranto a Roverè (foto Google maps)

Oltre 300 firme raccolte e consegnate a Comune, Provincia, ottava circoscrizione e alla polizia locale, da parte dei residenti delle frazioni collinari della Valsquaranto per chiedere maggiori controlli contro le eccessive velocità di auto e moto lungo la provinciale 35 «delle Mire», che da Montorio risale verso la Lessinia.

COME IN PISTA. A detta dei residenti, la strada viene spesso usata come autodromo, in particolare nei fine settimana, data la sua conformazione con curve e tornanti che ben si addice a rally e corse in salita.

Ma se le gare organizzate portano con sé anche tutto l'ingente apparato di sicurezza e professionalità, stessa cosa non si può dire delle corse domenicali di questi aspiranti piloti, che causano invece solo pericoli e disagi ai residenti e a quanti risalgono la provinciale rispettando il limite di velocità e il codice della strada.

«L’aumento del traffico commerciale e turistico rende urgente un adeguamento anche della struttura», chiedono i rappresentanti dei comitati Trezzolano Insieme e Filò di Cancello.

CICLISTI E ANIMALI. «In particolare, l’eccessiva ristrettezza dei tornanti causa la sistematica invasione della corsia opposta da parte degli autoarticolati, con gravi pericoli e molti incidenti, mentre lo stato disastroso delle banchine laterali mette costantemente a rischio l’incolumità sia dei ciclisti che dei pedoni. Frequenti, inoltre, sono gli scontri con animali selvatici (daini, caprioli e cinghiali), causati, oltre che dalla velocità, dal mancato taglio degli alberi in prossimità delle curve, con conseguente limitazione della visibilità”.

LE RICHIESTE. Sono state quindi raccolte oltre 300 firme di cittadini che vivono tra Montorio e il confine con Roverè. Nei comuni di Roverè Veronese e di Velo Veronese, anch’essi toccati dal problema, la raccolta delle firme verrà iniziata a giorni. «Chiediamo l’aumento dei controlli da parte della polizia, sia per quanto riguarda la velocità sia per quanto riguarda l’inquinamento acustico, causato in particolare dal passaggio delle superbike», spiegano dai comitati dei cittadini, «la modifica della segnaletica verticale(con segnali di pericolo e nuovi limiti di velocità) e quella orizzontale (con l’inserimento di strisce pedonali e di carreggiata); la sistemazione delle banchine laterali e, dove non esistenti, la loro predisposizione, il posizionamento di guard rail in presenza di salti senza protezione».

E aggiungono: «Abbiamo già inviato una lettera, con richiesta di incontro, al sindaco e al comandante della polizia municipale, ma non abbiamo avuto risposta. È nostra intenzione mettere in cantiere tutte le iniziative necessarie per ottenere la soluzione dei problemi, nella convinzione che i nostri diritti di cittadini non possano essere disattesi».

Suggerimenti