<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Immagini e video

La scienza fra robot
e bolle di sapone
per «Kidsuniversity»

Immagini e video
Un momento di Kiduniversity (Pasetto)
Un momento di Kiduniversity (Pasetto)
Bolle e robot a Kidsuniversity (Pasetto)

Chi ha detto che la matematica è noiosa? A Kidsuniversity, a spiegare ai bimbi di quarta della primaria Alunni d'Europa come si risolve il problema di Plateau, matematico belga dell'800, sono state le... bolle di sapone.

Alcuni docenti di Analisi matematica, Analisi numerica, Algebra e Geometria hanno estratto il fil di ferro, con cui hanno riprodotto lo “scheletro” di diversi poliedri, e una vaschetta piena di acqua saponata.

«Secondo questa teoria, la lamina di sapone, si sistema per ricoprire la superficie minima possibile», spiega uno di loro, Sisto Baldo. «E regala forme e curve del tutto inattese». Da un cubo, per esempio, esce una lamina di sapone che ricorda una sella. Da due cerchi affiancati a poca distanza, un cilindro incurvato verso il centro, il catenoide. Da un ferretto incurvato come fosse una molla, il cosiddetto elicoide, “una specie di scaletta a chiocciola”.

 

Alle prese con i robot, invece, gli studenti delle medie Fava, tra una macchinina radiocomandata, costruita con i mattoncini Lego, che si comanda con i tasti del pc, al braccialetto che trasforma gli impulsi elettrici del muscolo in un movimento virtuale che si può trasferire a un esoscheletro ad uso riabilitativo.

Ammiratissimo il robot Da Vinci, usato dai chirurghi per ottenere la massima precisione durante gli interventi sui pazienti.

 

 

Elisa Pasetto

Suggerimenti