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La Lega avrà il vicesindaco
Paternoster: Agsm-Aim non va

Il tavolo delle riunioni di Giunta in sala Arazzi a Palazzo Barbieri
Il tavolo delle riunioni di Giunta in sala Arazzi a Palazzo Barbieri
Il tavolo delle riunioni di Giunta in sala Arazzi a Palazzo Barbieri
Il tavolo delle riunioni di Giunta in sala Arazzi a Palazzo Barbieri

La Lega Nord, primo partito (8,9 per cento) dopo la lista civica Battiti Verona Domani (13,66) avrà il vicesindaco, con ogni probabilità anche un altro paio di assessori. Buono spazio anche alla stessa civica, poi agli altri soggetti della coalizione vincente di centrodestra. Parte già il toto-assessori della Giunta di Federico Sboarina, il neosindaco che oggi farà il suo ingresso ufficiale a Palazzo Barbieri al posto dell’uscente, Flavio Tosi.

Intanto ieri sera, nel corso della trasmissione di TeleArena «Diretta Verona», il segretario provinciale della Lega Nord Paolo Paternoster (ed ex presidente di Agsm), con accanto Marco Padovani di Battiti, ha annunciato di voler «meglio valutare l’accordo di fusione tra Agsm e Aim di Vicenza portata avanti negli ultimi due mesi della Giunta Tosi, una cosa scandalosa», l’intenzione di mettere mano, in senso di ridurre i numeri, all’accoglienza dei richiedenti asilo, con riferimento alla situazione di Costagrande e di voler fare in modo che le circoscrizioni abbiano più poteri, «perchè sono importanti e vanno finanziate, altrimenti non si capisce cosa ci stiano a fare». E sulla Fondazione Arena Paternoster ha aggiunto vanno cambiate molte cose: «Un sovrintendente di fama internazionale, lo spacchettamento della direzione artistica da quella amministrativa e la revisione del marketing».

Questioni che hanno suscitato un vivace dibattito con l’assessore uscente all’urbanistica Gian Arnaldo Caleffi, la deputata del Pd Alessia Rotta e quella del Movimento 5 Stelle Francesca Businarolo.

Gli assessori potranno essere al massimo 10, oltre al sindaco stesso. All’interno della Giunta (10 membri) il genere meno rappresentato dovrà avere almeno il 40 per cento. In pratica, se questo sarà il femminile, significa che le donne dovranno essere almeno quattro, e sei gli uomini. E viceversa. Il sindaco viene conteggiato a parte.

Sboarina ha fatto sapere (articolo nelle pagine precedenti), che seguirà criteri di competenza, anzitutto, per nominare i suoi assessori, a cui affidare le varie deleghe. È chiaro perché che ci sono equilibri interni di coalizione, da seguire per la Giunta e anche per le nomina di presidenti e di consiglieri di amministrazione tra le altre 150 cariche circa tra enti e aziende comunali. Comunque, la base di partenza, su dieci assessori, potrebbe essere: uno a testa per Lega, Battiti Verona Domani, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Verona Pulita. Poi si aggiungono gli altri cinque, tenendo conto poi anche della presidenza del Consiglio comunale (che vale come un assessorato) e degli enti.

I leghisti sarebbero quindi tre, a cominciare dal vicesindaco, per il quale si parla dell’eurodeputato Lorenzo Fontana, di Enrico Corsi, che riavrebbe la delega a mobilità e turismo che teneva sino a due anni fa, e anche di Luca Zanotto, presidente uscente del Consiglio comunale. Un altro nome come assessore, per il Carroccio, sarebbe quello di Francesca Toffali, vicina all’assessore regionale alla sanità Luca Coletto (e già candidata sindaco di Veneto per il Ppe, nel 2007). Per Forza Italia sarebbe in prima fila Daniela Polato (capogruppo uscente, che peraltro è di Battiti), per Battiti Marco Padovani, il più votato in Consiglio dopo Flavio Tosi. L’associazione sta valutando anche l’ipotesi di Stefano Bertacco, senatore, già ai servizi sociali. Fratelli d’Italia schiererebbe Ciro Maschio, capogruppo uscente, mentre Verona Pulita (che ha appoggiato Sboarina pur non apparentandosi) avrà pure un assessorato, con Michele Croce.

Altri nomi in circolazione sono quelli di Francesca Briani, avvocato, e Daniela Drudi (presidente uscente della Prima circoscrizione Centro storico), entrambi di Verona Domani - area Matteo Gasparato e Stefano Casali - che forma con Battiti la civica di Sboarina. Di entrambe si parla come di possibili assessori alla cultura, a cui Sboarina tiene molto. Gira pure il nome, per la Giunta, di Eleonora Baetta, avvocato, vicina a Sboarina.E.G.

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