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La gru abbandonata tra le case
preoccupa residenti e passanti

La gru di Alto San Nazaro. I residenti sono preoccupati per la sua stabilità FOTO MARCHIORI
La gru di Alto San Nazaro. I residenti sono preoccupati per la sua stabilità FOTO MARCHIORI
La gru di Alto San Nazaro. I residenti sono preoccupati per la sua stabilità FOTO MARCHIORI
La gru di Alto San Nazaro. I residenti sono preoccupati per la sua stabilità FOTO MARCHIORI

Ha una pesante base in cemento, si spera ancora stabile e centrata.

È alta svariati metri con un braccio altrettanto lungo, che sovrasta alcuni edifici e una parte di parco. E fa paura.

La gru ad Alto San Nazaro è infatti abbandonata ormai da alcuni anni. Da tempo, nel cantiere che si è occupato di ricostruire le cinque palazzine, ricavandone eleganti appartamenti in gran parte rimasti però invenduti, non si muove foglia. Gli operai non si vedono più da anni e l’azienda costruttrice è fallita e gli stabili ancora vuoti sono in attesa di essere battuti all’asta.

L’intera situazione, dunque, è piuttosto complessa. Ma per i residenti che lì abitano, e per le poche persone che frequentano il vicino parchetto comunale, l’attenzione è fissata su quel pesante e imponente arnese di ferro che pende sopra le loro teste. «Abbiamo paura: questa gru enorme è qui da molti anni, durante i quali è rimasta del tutto abbandonata e temiamo che possa essersi in parte deteriorata e non essere più stabile e sicura. Deve essere rimossa», lamentano alcuni residenti.

Il sindaco Tosi, lo scorso 8 giugno, aveva siglato un’ordinanza di rimozione. Il limite temporale fissato, il 10 luglio, è però scaduto.

E la gru troneggia ancora nello stesso identico posto. Della questione, ora, evidenziata anche dalla consigliera Pd in prima circoscrizione Gloriana Ferrarese, si stanno occupando Antonio Zerman, capogruppo Lista Tosi, e Teo Berardinelli, Lista Tosi e presidente della commissione quartieri, che hanno sottoscritto una mozione in cui si sollecita il Comune ad attivarsi con il Tribunale fallimentare o di provvedere in modo coatto alla rimozione della gru, si spera in tempi brevi, rivalendosi poi per le spese al Tribunale stesso.

Gru a parte, il bilancio complessivo della attesa rinascita di Alto San Nazaro è piuttosto deludente.

Al fallimento della ditta si aggiunge il fallimento complessivo di una zona che sarebbe potuta diventare un vero e proprio gioiello sulla città antica. La palazzina a stecca è ancora in attesa di essere rimessa a nuovo - sui muri cadenti il cartello «vendesi» – e nel verde attorno sono evidenti i resti di numerosi bivacchi.

Il parco, sulla carta un’oasi verde per i residenti di Veronetta e non solo, con tanto di zona barbecue, fontanelle e area ristoro, è un semplice parchetto spesso incolto. E, altrettanto spesso, è punto di incontro per giovani o sbandati che lì vanno per bere e fumare. La recinzione che lo scorso anno il Comune ha installato ha contribuito in parte a migliorare la situazione: prima i raduni al giardino di Alto San Nazaro avvenivano addirittura in auto.

Ma la svolta auspicata non è avvenuta: l’ombra è poca, le erbacce crescono in modo disordinato, la zona di giorno non è frequentata da famiglie ma tuttalpiù utilizzata come area cani.

E nella piazzetta in pietra sulla sommità di Scalone XVI Ottobre, che collega alto e basso San Nazzaro e introduce gli ingressi delle abitazioni, la situazione è addirittura peggiore.

Anche se in realtà una buona notizia c’è: le siringhe usate e abbandonate, che alcuni condomini lo scorso anno si erano trovati addirittura nel giardino di casa ai piedi dello scivolo in plastica dei bimbi, da qualche tempo non ci sono più.

Rimangono però la sporcizia, le aiuole incolte, i rifiuti e i segni dei recenti bivacchi e del consumo di droga.

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