La Grande Sfida, la mega manifestazione andata in scena ieri in piazza Bra che ha coinvolto in giochi e attività sportive quasi 800 persone tra disabili, atleti e volontari delle associazioni, si protrarrà fino al 9 giugno nei vari paesi della provincia con l’unico obiettivo di fare cultura sulla disabilità, creando occasioni di incontro.
Ora la Grande Sfida guarda a Gerusalemme. «I processi di incontro nascono dalla vulnerabilità, non dalla forza», spiega l'organizzatore Roberto Nicolis. «È proprio dal riconoscimento della vulnerabilità che si potrebbe partire per avviare il processo di pacificazione tra israeliani e palestinesi e a noi piacerebbe dare il nostro contributo con qualche iniziativa». L’idea parte dall’amicizia ormai storica con Ronit’s House, un centro sociale per ragazzi disabili in Israele. «Quattro-cinque anni fa eravamo in Italia per una visita turistica», racconta Grazia Natan di Ronit’s House. «Tra le tappe era prevista anche Verona e, quando siamo arrivati, abbiamo visto la piazza piena di giochi, con tanti ragazzi come i nostri, e siamo rimasti strabiliati. Abbiamo subito preso i contatti e siamo tornati anche gli anni seguenti. Ora ci piacerebbe lavorare a un progetto insieme».