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La festa dei bondolari
fa rivivere gli anni ’80

Il titolare di uno dei bar della via mentre taglia la bondolaGrande folla alla festa dei bondolari in via IV Novembre FOTO MARCHIORI
Il titolare di uno dei bar della via mentre taglia la bondolaGrande folla alla festa dei bondolari in via IV Novembre FOTO MARCHIORI
Il titolare di uno dei bar della via mentre taglia la bondolaGrande folla alla festa dei bondolari in via IV Novembre FOTO MARCHIORI
Il titolare di uno dei bar della via mentre taglia la bondolaGrande folla alla festa dei bondolari in via IV Novembre FOTO MARCHIORI

Una domenica tra ricordi spensierati e un po’ di nostalgia ha portato un clima da Amarcord in via IV Novembre, dove per tutta la giornata di ieri sono tornati a farla da padrone gli anni Ottanta con i loro tormentoni. L’occasione è stata la Festa dei bondolari, organizzata dall’associazione Amicizia e Musica in collaborazione con la società Must-in e con il patrocinio del Comune: nella via centrale del quartiere di Borgo Trento i locali hanno messo in scena un simpatico revival dell’epoca in cui, anche nella nostra città, sono nate le maraje, le grandi compagnie, che si ritrovavano in strada e popolavano i diversi quartieri, spesso «in opposizione» l’una con l’altra.

E non c’è dubbio che tra le maraje un posto d’onore ebbe quella dei cosiddetti paninari, che nella versione locale divennero i bondolari: i paninari erano più propriamente i milanesi di piazza San Babila; nel milieu scaligero eccoli trasformati in bondolari perchè - si diceva - pur di comprarsi il look firmato da capo a piedi erano disposti a mangiare pane e bondola. E pane e bondola è stato l’elemento gastronomico generosamente offerto ieri in via Quattro Novembre, dove alle 11,30, per dare il via ufficiale alla festa, sono stati gli assessori Alberto Bozza e Luigi Pisa a tagliare la gigantesca mortadella di 120 chili sul banco montato tra la Farmacia Coghi e il bar Offline (ex Dal Maso), per distribuirne poi generosi assaggi alle centinaia di veronesi intervenuti alla manifestazione.

«Abbiamo voluto creare un’occasione di ritrovo per il quartiere: una domenica per strada in compagnia di amici, mangiando pane e mortadella, per rievocare gli anni Ottanta nello stile tipico dei paninari di piazza Vittorio Veneto», ha spiegato l’assessore al Tempo libero Alberto Bozza. In due punti appositamente allestiti i partecipanti hanno potuto acquistare il loro calice nella tracolla con lo slogan della festa, quindi degustazioni accompagnate da vino o birra nei vari bar, dal Doge al Sabrina, dall’Offline al bar Sole. A rallegrare l’atmosfera, la musica della Marching band Vincenzo Mela e della street band Lake Funk.

«Che tempi quelli del Moncler e delle Timberland, il Ciao o il Vespino, quando dovevi avere la cintura del Charro, le ragazze ti ricamavano il Paperino arrabbiato sui jeans mentre loro optavano per le applicazioni di Naj Oleari che si andavano a comprare in via Quattro Spade», ricorda qualche nostalgico. «Il nostro punto d’incontro era alla libreria Cangrande, angolo con via Abba: lì c’era il grosso della compagnia. Ma ci trovavamo anche in piazza Vittorio Veneto, dove c’era una rigida divisione delle panchine, o in via Risorgimento. Anni spensierati».

Alessandra Galetto

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