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La carica dei diecimila ferma le auto e la pioggia

Il serpentone colorato subito dopo la partenza da piazza Bra. Gli atleti hanno potuto cimentarsi su tre percorsi, il più lungo era la mezza maratona  FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORIVictor dona l’anello a Maria e le chiede di sposarlo
Il serpentone colorato subito dopo la partenza da piazza Bra. Gli atleti hanno potuto cimentarsi su tre percorsi, il più lungo era la mezza maratona FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORIVictor dona l’anello a Maria e le chiede di sposarlo
Il serpentone colorato subito dopo la partenza da piazza Bra. Gli atleti hanno potuto cimentarsi su tre percorsi, il più lungo era la mezza maratona  FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORIVictor dona l’anello a Maria e le chiede di sposarlo
Il serpentone colorato subito dopo la partenza da piazza Bra. Gli atleti hanno potuto cimentarsi su tre percorsi, il più lungo era la mezza maratona FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORIVictor dona l’anello a Maria e le chiede di sposarlo

Non si sono fatti fermare dalla pioggia e dal brutto tempo gli oltre diecimila appassionati runner che non hanno voluto mancare all’appuntamento romantico della mezza maratona di Giulietta&Romeo che ha visto tre proposte: la vera e propria mezza maratona di 21,079 chilometri dallo Stadio alla città, la mezza maratona per coppie, cosiddetta «duo» dove lui e lei si sono passati il testimone a metà gara e la piccola maratona tra i monumenti della città CORSA E AMORE. Se la prova competitiva ha visto sfidarsi i migliori atleti in circolazione (vedi altro articolo, per le altre due manfiestazioni è prevalsa la festa all’insegna di San Valentino e Verona in Love: non poteva mancare quindi la dichiarazione d’amore con richiesta di matrimonio sul traguardo. Il ragazzo ungherese Victor, arrivato al traguardo, si è fermato si è messo in ginocchio davanti alla sua fidanzata Maria e le ha pronunciato la classica domanda di matrimonio regalandole un anello in piena piazza Bra. La pacifica invasione di migliaia di runner, ieri mattina, ha riversato in città anche molti accompagnatori e fan che, mescolandosi a parecchi veronesi, hanno scelto di fare un po’ di movimento cimentandosi nel circuito di 5 chilometri che attraversava i principali monumenti scaligeri. FRA I MONUMENTI. Sono stati in totale oltre un migliaio le persone che, con partenza e ritorno in piazza Bra, hanno partecipato alla cosiddetta Monuments Run, novità di quest’anno nata per regalare momenti di gloria anche a chi non se la sente di competere. Famiglie con passeggini, giovani, anziani e in generale parecchi accompagnatori degli atleti iscritti alla Gensan Giulietta&Romeo Half Marathon si sono potuti godere un percorso pianeggiante in mezzo a luoghi di cultura, da Castelvecchio a porta Borsari e piazza Erbe, con un risvolto solidale a sostegno dell’Abeo. «L’idea è nata per far vivere in modo particolare la città anche a chi non fa parte del mondo agonistico», spiega il vice presidente della Verona Marathon, Matteo Bortolaso. «Il tempo non ci ha favoriti, visto che in mattinata si sono aggiunte solo 200 iscrizioni, ma lo spirito è rimasto salvo, con l’obiettivo unico di stare insieme e, allenati o meno, a piedi o di corsa, raggiungere tutti lo stesso traguardo ai piedi dell’Arena». «Ho partecipato con bimbi e amiche mentre mio marito era impegnato nella mezza maratona», riferisce Alessandra, di Modena, con al seguito il passeggino in cui ha trasportato il più piccolo di casa. «Nonostante il tempo uggioso il percorso è stato piacevole. Vedere le bellezze di Verona camminando liberamente insieme a centinaia di persone è molto suggestivo». Il fascino della storia, è ciò che è mancato invece al marito durante la Half Marathon. «Negli anni passati si passava dentro l’Arena prima di tagliare il traguardo in piazza Bra, e addentrarsi nel monumento dà una forte carica per lo sprint finale». I lavori in corso hanno reso inaccessibile l’anfiteatro, ma per gli iscritti all’Agsm Duo Half Marathon, il percorso quest’anno è stato più attrezzato del solito. PASSIONE CORSA. «Partecipo ogni anno alla staffetta con il mio allenatore Carlo, e ho apprezzato la presenza di più punti di ristoro e servizi. Noto che di volta in volta c’è sempre più gente». In molti sono arrivati da fuori città, con amici, anime gemelle o figli. «Siamo sposati da vent’anni e sportivi da sempre», dicono gioiosi Ilaria ed Enrico di Varese. «Questo è il regalo che ci siamo fatti per Natale. Sarà inusuale ma per noi è una grande soddisfazione vedere che anche le nostre figlie, impegnate in tornei di pallavolo, hanno ereditato la passione per l’attività fisica». La soddisfazione è piena anche per Loris e Tania, piombati a Verona da Forlì, che già meditano di partecipare alle prossime staffette. «È la prima volta che partecipo a qualsiasi tipo di gara», confessa Gloria, di 19 anni, che ieri è giunta da Arco, in provincia di Trento, insieme all’inseparabile papà. «Corro due o tre volte alla settimana sempre con mio padre che ha già fatto maratone, ama la bici ed è un allenatore di calcio. È stato emozionante infilare le scarpe da runner su un circuito strutturato e pieno di gente con la stessa voglia di correre». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Chiara Bazzanella

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