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I fatti di Castelnuovo

L’uomo accoltellato
difendeva la sorella
dal marito violento

Il ferito è stato trasportato alla clinica Pederzoli di Peschiera
Il ferito è stato trasportato alla clinica Pederzoli di Peschiera
Il ferito è stato trasportato alla clinica Pederzoli di Peschiera
Il ferito è stato trasportato alla clinica Pederzoli di Peschiera

Le prendeva spesso da suo marito. Veniva picchiata per un nonnulla, anche alla presenza della figlia di pochi anni. Per questo, esasperata, nelle scorse settimane l’aveva denunciato per lesioni ai carabinieri di Peschiera. Ma non è servito e a rischiare di venire ucciso, l’altra sera, è stato suo fratello intervenuto per difenderla dopo l’ennesimo «giro» di botte.

E’ in questo contesto di violenza domestica che va inquadrato l’accoltellamento avvenuto a Cavalcaselle mercoledì intorno alle 18, in un appartamento di via Enzo Ferrari. Il marito-padrone, un quarantenne marocchino, litiga con la moglie davanti agli occhi spaventati della figlia. Le solite offese, le urla, le sberle, gli spintoni. Lei è esasperata, non ne può più, ha paura e telefona ai fratelli che vivono nel Bresciano per chiedere aiuto, perché facciano qualcosa per toglierla da quell’inferno. I due - pure loro marocchini - si mettono in macchina in fretta diretti all’abitazione della sorella per affrontare una volta per tutte il cognato violento. L’incontro finisce male: tra i tre uomini scoppia una lite furibonda che degenera in quello che poi è diventato un vero e proprio tentato omicidio. La discussione infatti prende una brutta piega, il «consorte dalla mano pesante» non accetta l’intromissione dei cognati nelle faccende private tra lui e la moglie, perde il controllo della situazione e colpisce uno dei due al petto con un coltello. Il tutto, davanti allo sguardo terrorizzato della figlioletta. Nella concitazione del momento, qualcuno - pare la donna - telefona ai carabinieri che a loro volta, saputo dell’accoltellamento, allertano il 118. Scattano le manette ai polsi del marito che viene portato in carcere a Montorio con l’accusa di tentato omicidio. Il ferito, trasportato d’urgenza all’ospedale di Peschiera, è stato sottoposto a drenaggio chirurgico al polmone e se la caverà con 10 giorni di prognosi.

Ieri il pm dottoressa Zanotti ha chiesto la convalida dell’arresto contestando all’imputato anche la premeditazione dal momento che si era procurato e preparato per tempo l’arma da taglio con cui ha ferito il cognato. Sabato l’interrogatorio in carcere del Gip.

Camilla Ferro

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