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L’Atv «milanese» spiazza il Comune

Un autobus dell’Atv nelle strade del centro storico
Un autobus dell’Atv nelle strade del centro storico
Un autobus dell’Atv nelle strade del centro storico
Un autobus dell’Atv nelle strade del centro storico

«Stiamo studiando e valutando sotto ogni aspetto la situazione».

Non aggiunge altro il sindaco Flavio Tosi uscendo a Palazzo Barbieri dalla riunione di Giunta dove, ovviamente, si è parlato anche dei clamorosi sviluppi della gara di vendita del 50 per cento di Atv, l’azienda che gestisce i trasporti pubblici, da parte della Provincia. Gara conclusasi con la clamorosa offerta di 21 milioni di euro da parte delle Ferrovie Nord Milano, attraverso la controllata Autoservizi Spa. Un intervento, quello arrivato dal capoluogo lombardo, inaspettato da tutti i punti di vista che ha letteralmente bruciato l’offerta «casalinga» dell’Agsm, di poco superiore ai 12 milioni, il valore stimato delle quote messe all’asta.

L’irruzione sulla scena veronese di un Gruppo dal fatturato di quasi trecento milioni di euro e un utile di oltre 20 milioni, viene salutato positivamente dai consiglieri comunali del Pd Fabio Segattini e Luigi Ugoli. «La Provincia», affermano, «incasserebbe nove milioni in più per sistemare strade e scuole, mentre a Verona entrerebbe un operatore qualificato come le Ferrovie Nord, che può dare un senso concreto alla tanto decantata, ma poco praticata, intermodalità treno-bus. Certo, va valutata a fondo, appoggiandosi a competenze adeguate, ma l’orizzonte», aggiungono, «non può essere la politica di piccolo cabotaggio locale: perdere il pieno controllo dell’azienda romperà di certo le uova nel paniere alle manovre della piccola politica ma potrebbe rivelarsi un fattore di sviluppo per il sistema Verona. Di certo», polemizzano Segattini e Ugoli, «servirà da stimolo per una classe politica abituata ad ammirarsi l’ombelico e da sveglia per le nostre aziende partecipate».

Di tutt’altro parere è Paolo Paternoster, segretario provinciale della Lega Nord ed ex presidente di Agsm. Dopo aver espresso soddisfazione «per l’interesse di un player di rilevanza internazionale nei confronti di un’azienda, da sempre patrimonio dei veronesi», l’esponente del Carroccio si dice però «stupefatto dalla reazione del Comune di Verona che probabilmente non si è accorto del vero valore della propria società». Paternoster, infine, suggerisce a Palazzo Barbieri di «acquistare subito le quote tramite l’Amt esercitando il diritto di opzione per far rimanere veronese la proprietà della nostra storica azienda di trasporto pubblico».

Una lettura più «politica» e per nulla lusinghiera dello sbarco in riva all’Adige della società milanese la fornisce, intanto, Dario Balotta responsabile trasporti di Legambiente Lombardia.

Secondo il responsabile dell’associazione ambientalista, l’operazione Atv «serve solo ad aumentare l’influenza “politica“ del monopolista lombardo Fnm e a “stampellare” i conti disastrati della Provincia di Verona, cui vengono in soccorso i colleghi leghisti della Lombardia. L'acquisizione», osserva Balotta, «è un’altra conseguenza della miope politica dei trasporti che ha portato alla separazione della gestione della linea ferroviaria Verona Brescia, già colpita dall’abolizione dei treni interregionali, scelta che ha peggiorato i collegamenti tra Lombardia e Veneto, costringendo i pendolari all’interscambio proprio a Verona e a servirsi delle Frecce Rosse». E conclude: «Il fulcro di questa operazione sarebbe la società di autolinee e autoservizi Fnm che si è distinta per il perdurante stato di crisi, la chiusura dei molti bilanci in passivo e che ha vissuto di rendita con la sostituzione con autobus dei treni della casa madre».

«L’operazione che ha portato Fnm, attraverso la propria controllata Ferrovie Nord Milano Autoservizi, ad aggiudicarsi la gara per la vendita del 50% di Atv», è la replica di Fnm a Balotta, «ha valenza solo industriale. L’obiettivo è migliorare il posizionamento competitivo e le sinergie operative del Gruppo nel settore del trasporto pubblico su gomma. Questa azione si inserisce inoltre nel più ampio obiettivo della trasformazione del Gruppo da operatore regionale del trasporto su ferro a “polo“ in grado di gestire la mobilità in Lombardia e Nord Italia, anche cogliendo le diverse opportunità di acquisizioni presenti sul mercato. Atv è un’azienda che esprime valori di efficienza, economicità e innovazione: l’azione di Fnm apre grandi possibilità di sinergie e integrazioni tra il trasporto su ferro e su gomma».E.S.

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