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l’amministrazione Tosi, si stringono i tempi per portare a conclusione progetti strategici in corso da anni
Ultimo appello per le grandi opere

Ultimi appelli. Per filobus, riconversione dell’Arsenale, Passante nord con traforo delle Torricelle, futuro della Fondazione Arena (stasera Aida, ultima recita del festival estivo) con l’accesso ai finanziamenti della legge Bray, e anche per il concorso di idee per la copertura dell’anfiteatro, si stringe il cerchio. Fra nove mesi i veronesi andranno al voto per le elezioni comunali. Quindi fra sette mesi si concluderà la seconda amministrazione Tosi, 2012-2017.

In tante occasioni da Palazzo Barbieri sono partiti annunci sulla «dirittura d’arrivo» di certe opere pubbliche. Poi rallentate da cambi di rotta (traforo e Arsenale) e progetti come il filobus, concepito quasi 10 anni fa, rimasti incastrati fra aziende fallite, cambio di mezzo per arrivare al tutto elettrico, burocrazia e beghe politiche sui vertici Amt. E rischio di perdere il finanziamento statale che copre il 60% dei 130 milioni.

L’autunno prossimo sarà bollente. Decisivo per far partire cantieri. O per vedere lo scatto finale di altri già avviati, come quello per la funicolare da Santo Stefano a Castel San Pietro, pure in ristrutturazione, (sta svolgendo i lavori la Fondazione Cariverona) dove verrà allestito il Museo di Storia naturale.

La Giunta comunale tornerà a riunirsi venerdì prossimo, dopo una pausa. Una Giunta straordinaria, la scorsa settimana, ha approvato i progetti inviati a Roma per partecipare al bando nazionale per la rigenerazione urbana di Veronetta. Un piano da 36 milioni e mezzo che prevede la ristrutturazione di Palazzo Bocca Trezza e di parti delle ex caserme Santa Marta e Passalacqua. Il Comune chiede allo Stato 18 milioni.

Una scadenza immediata però sarà il 9 settembre. È il termine ultimo entro cui presentare proposte per il concorso internazionale di idee per la copertura dell’Arena, finanziato con centomila da Calzedonia, l’impresa di abbigliamento intimo guidata da Sandro Veronesi. Sono già arrivati alcuni progetti, per la copertura. Palazzo Barbieri ha appena chiesto agli ordini degli architetti e degli ingegneri di mettere a disposizione ciascuno una terna di nomi di professionisti (da cui sceglierne uno per ordine) per far parte delle commissione giudicatrice, di sette membri fra cui anche due dirigenti del Comune, un esperto di architettura, uno di archeologia e uno di ingegneria strutturale.

Sul fronte filobus, Amt (dopo il dietrofront sul provvedimento disciplinare nei confronti del direttore Carlo Alberto Voi, Responsabile del procedimento del filobus) e Comune hanno un piano in sei fasi per arrivare alla progettazione esecutiva e al nuovo Piano finanziario determinato dal cambio del mezzo. Che ora sarà tutto elettrico. Ciò dopo la conferma dal ministero e dal Comune del finanziamento.

Quanto al passante nord con traforo delle Torricelle, il sindaco Flavio Tosi ha concesso ancora del tempo alla cordata di imprese guidate da Technital per verificare la sostenibilità e la bancabilità del nuovo progetto, che partirebbe con una galleria sola.

L’Arsenale? Su stanno raccogliendo tutti i pareri sulla proposta di riconversione (spazi museali, commerciali, di ritrovo, parco, scuola) di Italiana Costruzioni, in vista del bando di project financing. In settembre verranno recepiti e poi dovrà essere indetta la gara. Ultimi appelli, dunque, per progetti da troppo tempo fermi.

Enrico Giardini

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