Un Dna di liquirizia e marshmallow per insegnare ai piccoli scienziati di domani. Non ha davvero limiti la creatività dei ricercatori dell’ateneo scaligero, che ce l’hanno messa davvero tutta, anche ieri durante i laboratori di Kidsuniversity, per attirare l’attenzione di un uditorio formato da ragazzini under 13. Sotto la lente, nelle aule del policlinico di Borgo Roma, c’erano il cuore e il Dna con docenti e ricercatori del Lurm (Laboratorio universitario di ricerca medica).
“Abbiamo cercato di spiegare le proprietà della doppia elica del Dna e di come si accoppiano tra loro le basi azotate, adenina, citosina, guanina e timina. È uno dei concetti più astratti della scienza, ma facendoglielo costruire con le caramelle sicuramente rimarrà impresso nelle loro menti”, spiega Domenica De Santis, dottoranda, che con i collegi ha guidato i ragazzini anche all’osservazione al microscopio di vetrini con cellule del sangue, per riconoscere globuli rossi e bianchi. Al Polo economico Santa Marta, invece, lezione di marketing e giro del mondo in 10 colazioni per i bambini della primaria.
“Perché anche il cibo è una manifestazione della cultura di ogni singolo Paese”, ha spiegato Vania Vigolo, docente di Principi di marketing internazionale.