Ergastolo. Questa la condanna chiesta dal sostituto procuratore Giovanni Pietro Pascucci per Agim Ajdinaj, 51 anni, che la sera del 29 dicembre del 2017 uccise e poi smembrò, con l’aiuto del fratello Vezir, la donna con la quale per anni aveva vissuto.
Omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà oltre a soppressione di cadavere le accuse per l’uomo con il quale Khadija Benckeich, 46 anni originaria del Marocco, abitava a Verona nell’appartamento del condominio al civico 56 di piazzale Olimpia. Distruzione di cadavere invece l’accusa per Vezir Ajdinaj, il fratello maggiore di 53 anni che per il pm aiutò Agim a liberarsi dei poveri resti della vittima. L’uomo venne arrestato nella sua abitazione di Milano a fine febbraio, e per lui la richiesta è stata la condanna a 6 anni. Hanno concluso tutti, il giudice deciderà tra un mese.