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IL CASO IN REGIONE

«Inutile bloccare i project financing: il Veneto si ferma»

Approvata una delibera per la revisione delle opere, tra le quali la Nogara-Mare «Lo poteva fare la Giunta»

Bloccare i project financing? Non è la soluzione, anzi blocca il Veneto. Ne è convinto il sindaco Flavio Tosi che apre un altro fronte di critica nei confronti del governatore Luca Zaia su un tema che sta tenendo banco in Regione.«Zaia blocca lo sviluppo di una Regione già penalizzata dalla carenza di infrastrutture indispensabili alla mobilità dei cittadini, degli imprenditori e dei turisti. Inoltre il percorso che ha portato all'approvazione in Consiglio Regionale della legge sulla revisione dei Project Financing è stato del tutto inutile: la Giunta, avendone per legge dello Stato totale ed esclusiva competenza, avrebbe potuto attuare tale procedura già da tempo in piena autonomia, per poi riferire eventualmente in Consiglio l'intenzione di bloccare o modificare i programmi delle singole opere. Un iter di questo tipo avrebbe evitato il blocco indiscriminato di tutti gli interventi in Project Financing e avrebbe consentito una valutazione più approfondita delle singole criticità».Tra i progetti che si fermano, anche la Nogara-Mare.«Zaia, come Penelope più abile a disfare che a fare, ha invece voluto rendersi protagonista di una decisione che non ha tenuto minimamente in considerazione le esigenze del territorio», dice Tosi. «La sua è stata una decisione insensata, come quella di sospendere lo scorso 27 gennaio (sei mesi già buttati al vento!) la procedura per la realizzazione della Via del Mare (infrastruttura fondamentale per il litorale) soltanto perché c'era un'indagine in corso: seguendo questa logica in Italia non si realizzerebbe più un'opera pubblica. Alla magistratura spetta il compito di punire severamente gli eventuali colpevoli, mentre un Governatore deve perseguire lo sviluppo della propria regione. Non mi risulta che i cantieri per l'Expo o per il Mose siano stati bloccati a causa delle ben note questioni giudiziarie. Sarebbe stata una follia, così come lo è stata quella di condannare con tutta probabilità il Veneto all'immobilismo infrastrutturale per i prossimi anni».Andrea Bassi, della Lista Tosi in consiglio regionale, spiega: «Non ho votato la cosiddetta legge blocca - project financing perché pur potendo essere anche d'accordo con la finalità del progetto di legge - ovvero quello di verificare se alcune delle opere da realizzare in project non siano più necessarie - non condivido lo strumento proposto per arrivare all'obiettivo».o

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