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STRAGE IN A4

Indagini serrate,
non ci sarebbero
guasti al pullman

Il pullman ungherese distrutto dalle fiamme
Il pullman ungherese distrutto dalle fiamme
Il pullman ungherese distrutto dalle fiamme
Il pullman ungherese distrutto dalle fiamme

Proseguono a ritmo sostenuto le indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente del bus ungherese che si è schiantato in A4 all’altezza dell’uscita di Verona est, capire se ci sono motivi tecnici che hanno provocato la fuoriuscita del veicolo, identificare con certezza le 16 vittime. «Siamo a buon punto per quanto riguarda la ricostruzione del viaggio, per gli aspetti fondamentali della Polizia giudiziaria» ha detto il comandante della Polizia stradale di Verona, Girolamo Lacquaniti che conduce le indagini coordinate dalla Procura scaligera sull’incidente al pullman ungherese lungo l’autostrada Milano-Venezia. E comincia a emergere una certezza: non ci sarebbero stati, all’origine dello schianto, problemi di tipo tecnico al pullman. «In questo momento - ha aggiunto - abbiamo un obbligo: non comunicare nulla di incerto». Il dirigente della Polstrada ha sottolineato che «si lavora su più ipotesi. Al momento riscontri oggettivi di particolare tipi di guasti non ce ne sono».

Il rappresentante dell’associazione vittime della strada, Alberto Pallotti, ha sollevato perplessità sulla tenuta dei guard rail che sono installati in autostrada a protezione dei piloni, protezioni che non sono risultate sufficienti a impedire che il pullman andasse a impattare contro il pilone del cavalcavia. Ma la direzione della società autostradale Brescia-Padova ha fatto subito sapere che i guard rail utilizzati sono quelli a norma di legge, con i requisiti specifici previsti per reggere gli urti.

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