«Quello a cui i cittadini hanno assistito lunedì sera, durante il primo consiglio della prima circoscrizione, è un deprimente teatrino della politica che non deve più ripetersi. Ora, è necessario e urgente trovare una maggioranza istituzionale per garantire la funzionalità del parlamentino».
È questo il monito di Giancarlo Montagnoli del primo circolo del Partito Democraticoche ripercorre i minuti più accessi del consiglio di circoscrizione che avrebbe dovuto eleggere il proprio presidente e che invece ha visto i consiglieri di Lista Tosi, Lega Nord, Battiti – Verona domani, Verona Pulita – Michele Croce e Forza Italia, più e meno volutamente, far cadere il numero legale e rimandare la scottante questione ad ottobre.
«Non è stato belle vedere i consiglieri volontari e a cui va un plauso per il proprio impegno in attesa di un cenno o una strizzata d’occhio da parte dei referenti di partito per capire come muoversi e cosa fare», aggiunge Montagnoli che lancia un appello a tutto il consiglio a «trovare il coraggio di interrompere subito questo gioco politico e cercare di convergere in una compagine varia ma in grado di unirsi di fronte alle esigenze dei cittadini, prima che questi si accorgano dei disservizi: ci sono convenzioni in scadenza e manutenzioni da fare». «Se questa situazione prosegue, si arriverà ad eleggere il presidente, in quarta votazione, al ballottaggio con un voto di scarto o peggio per anzianità. Con queste premesse, rischiamo l’ingovernabilità», riflette Montagnoli che vede nelle circoscrizioni un anello di congiunzione tra veronesi e Palazzo che di politica e parlamentino ha ben poco. Montagnoli conclude: «Massima libertà sulla votazione sul Bilancio, vero atto politico, ma per il resto le votazioni del consiglio avvengono spesso all’unanimità; il vero dibattito si fa in commissione».