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In campo entra il sindaco Khan «Con Londra vince l’amicizia»

Da sinistra Fontana, il sindaco Sboarina, il collega di Londra Khan, il presidente Setti FOTOEXPRESS
Da sinistra Fontana, il sindaco Sboarina, il collega di Londra Khan, il presidente Setti FOTOEXPRESS
Da sinistra Fontana, il sindaco Sboarina, il collega di Londra Khan, il presidente Setti FOTOEXPRESS
Da sinistra Fontana, il sindaco Sboarina, il collega di Londra Khan, il presidente Setti FOTOEXPRESS

«Sono musulmano, britannico, laburista, marito, padre e tifoso del Liverpool». Così Sadiq Khan, 47 anni, si era presentato quando, il 6 maggio 2016, era stato eletto sindaco di Londra. «Sono contento di tifare Liverpool», ha ora confessato scherzosamente al collega veronese Federico Sboarina, «perché a Londra ci sono cinque squadre e così non faccio torto a nessuno». Khan, che è figlio di emigranti dal Pakistan, era in visita privata alla nostra città con la moglie Saadiya e sabato sera al Bentegodi ha assistito insieme a Sboarina, che invece non fa mistero del suo tifo sfegatato per l’Hellas - senza timore di far torto ai concittadini che parteggiano per il Chievo - allo sfortunato esordio di campionato con il Napoli, del Verona. Khan era alloggiato in un albergo cittadino. Un soggiorno assolutamente privato, tanto che si è saputo della sua presenza solo perché, da grande appassionato di calcio, si era rivolto alla società gialloblù per assistere al match Verona-Napoli.

All’illustre ospite i dirigenti dell’Hellas hanno quindi messo a disposizione una poltroncina in tribuna vip. Avvisato della sua presenza, il sindaco Sboarina ha incontrato il collega londinese prima della partita. Poi, sul campo da gioco rimesso a nuovo dopo i danni lasciati dal palco di un altro illustre suddito di Sua Maestà, la popstar Robbie Williams, il sindaco Sboarina, il presidente dell’Hellas Maurizio Setti e il vicesindaco Lorenzo Fontana, che ha la delega ai rapporti internazionali, gli hanno fatto omaggio di una maglia personalizzata con il numero 10.

«È stato un bell’incontro, molto cordiale» fa sapere Sboarina. «Sadiq Khan mi ha detto che Verona è una città fantastica e che per questo ha deciso di prolungare qui la sua vacanza. Quindi si è detto interessato a consolidare l’amicizia fra Verona e Londra, ora si tratterà di vedere in quali direzioni sviluppare questo rapporto, ma certamente si potranno approfondire relazioni culturali e turistiche». Il primo cittadino londinese ha anche assistito, in Arena, a un’opera lirica, e non è mancata una visita ai luoghi shakespeariani.

«Mi ha molto colpito», continua Sboarina, «la sincerità con cui ha fatto tanti elogi alla nostra città e mi ha confidato che fare il sindaco di Londra è un mestiere difficile, soprattutto in un momento internazionale delicato come questo». E da questa «diplomazia del pallone» Fontana assicura di voler trarre risultati concreti: «Lavoreremo per intensificare i rapporti di amicizia, avere il sindaco di Londra che parla con tale entusiasmo della nostra città è senz’altro un bene per Verona e potrà certamente aprire nuovi canali culturali, turistici ed economici».

A maggio dello scorso anno, l’elezione di Khan era stata al centro di una polemica fra l’allora sindaco Flavio Tosi e Beppe Grillo, che riferendosi alla sua fede islamica si era lasciato andare: «Voglio vedere quando si fa saltare in aria a Westminster». Tosi, dopo aver liquidato la «battuta decisamente fuori luogo, da ignorante» del fondatore del Movimento 5 Stelle, si era detto «felicissimo di poter invitare il nuovo sindaco di Londra». Un desiderio realizzato un anno dopo, ma dal suo successore. E la presenza entusiasta, al suo fianco, di Fontana, vicesegretario federale della Lega Nord, fa da contraltare agli apprezzamenti del leader del Carroccio. Matteo Salvini si era infatti augurato che «le città italiane non seguano la stessa scia di Londra».

Enrico Santi

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