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DURANTE LA SFILATA

In Bra il Bacanal
diventa «battaglia»
a colpi di ketchup

La battaglia con farina e schiuma in Bra
La battaglia con farina e schiuma in Bra
Bacanal del Gnoco 2016, i volti del Carnevale (FOTO MARCHIORI)

Si sono tirati addosso di tutto. Nuvole di farina, polenta e borotalco, una pioggia di uova, lancio di verdura, spruzzate di schiuma. Non contenti, hanno spremuto contro gli «avversari» ketchup e maionese dai tubetti, sgocciolato passata di pomodoro sui passanti, le vetrine dei negozi, i marciapiedi, le auto parcheggiate, su cui poi scrivevano con il dito: «Lavami».

Come un carnevale nel carnevale, ma molto più caotico, già dal primo pomeriggio la consueta battaglia degli adolescenti è andata in scena a margine della sfilata dei carri, soprattutto tra piazza Bra e via dei Mutilati, completamente imbiancate entrambe, e in larghe porzioni imbrattate fino a rendere scivoloso il pavé. Altri focolai minori, con qualche imboscata e inseguimento a suon di farina, a volto San Luca, Riva San Lorenzo e alla vasca dell’Arsenale. E davanti alla sede della Soprintendenza, in stradone San Fermo, gli impiegati hanno mandato via un gruppo di ragazzine «armate» di schiuma e stelle filanti spray. Ormai una «tradizione».

Ma verso le 17 il puro divertimento ha cominciato a prendere una piega pericolosa, con un centinaio di ragazzi turbolenti tutti ammassati in via dei Mutilati, fra i quali si sono mescolati i soliti bulletti del centro. Alcuni non la smettevano di tirarsi addosso uova e farina, di cui si rifornivano nei negozi vicini. Qualche ragazza è scoppiata in pianti isterici, ma pare per futili motivi; altri se ne stavano seduti sui marciapiedi, attaccati alle bottiglie di birra e di vino da cui bevevano a canna, finché la scalinata del Palazzo dei Mutilati si è riempita di lattine e vetri vuoti.

I negozianti assistevano, rassegnati, da dietro le vetrine: «Succede ogni anno...». Tra loro, c’è chi ha perso la pazienza ed è uscito più volte per allontanare i gruppetti in bivacco davanti alla sua porta.

Poi è arrivata la polizia. Prima con due pantere, gli agenti hanno iniziato a disperdere gli assembramenti di giovani, strappando loro i pacchi di farina. Ma evidentemente non bastava. E così sono arrivati i rinforzi: «Non è successo nulla di grave, ma i ragazzi hanno iniziato a essere in troppi e a infastidire i passanti», hanno spiegato i poliziotti che, con le buone maniere o un po’ brusche, con un invito gentile o un paio di urlacci, alla svelta hanno disperso tutta la calca.

Gli adolescenti, per niente spaventati, hanno proseguito le scorribande per il centro, con i capelli impastati di uova e farina, con i vestiti appiccicosi di schiuma, ridendo e urlando. Almeno non s’è arrivati alle vetrine infrante e alle auto in sosta danneggiate. Anche questo è Bacanal.

Lorenza Costantino

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