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«In arrivo le telecamere
ma manteniamo la calma

Un mazzo di fiori lasciato sulla panchina accanto all’ingresso della trattoria. La notizia della morte di Castellani ha fatto il giro del paese FOTOSERVIZIO DIENNE
Un mazzo di fiori lasciato sulla panchina accanto all’ingresso della trattoria. La notizia della morte di Castellani ha fatto il giro del paese FOTOSERVIZIO DIENNE
Un mazzo di fiori lasciato sulla panchina accanto all’ingresso della trattoria. La notizia della morte di Castellani ha fatto il giro del paese FOTOSERVIZIO DIENNE
Un mazzo di fiori lasciato sulla panchina accanto all’ingresso della trattoria. La notizia della morte di Castellani ha fatto il giro del paese FOTOSERVIZIO DIENNE

Si dice costernato per la vicenda il sindaco di Marano di Valpolicella Giovanni Viviani, ma invita la cittadinanza alla cautela.

L’abitato di Valgatara e tutto il Comune di Marano, come la Valpolicella intera, non sono certo nuovi ad episodi di furto in casa, anche con persone all’interno, specialmente durante le ore notturne, ma questo, secondo il sindaco Viviani è un caso del tutto eccezionale, che «non va collegato, fino a che gli inquirenti non avranno fatto chiarezza sull’omicidio, all’ondata di furti tentati o realizzati dell’ultimo anno».

Come le è pervenuta la notizia dell’omicidio di Castellani e come si è mosso? «Non appena nelle prime ore del mattino mi è pervenuta voce della vicenda ho subito contattato il comandante dei carabinieri della stazione di Negrar, a cui mi lega un rapporto di stima reciproca e di comunicazione costante sulle vicende, che mi ha confermato quelle che fino ad allora erano solo voci di paese. Con lui abbiamo convenuto che è arrivato il momento di considerare l’idea di dotare alcune aree nodali dell’abitato di telecamere. Questo tipo di strumento, che si è dimostrato efficace in casi analoghi, consentirà alle forze dell’ordine di avere un aiuto in più nelle indagini. Questa è una decisione che verrà presa sicuramente dopo essermi confrontato con gli altri sindaci della Valpolicella e con le autorità di riferimento». Ma come intende affrontare da primo cittadino l’ondata di compaesani spaventati e arrabbiati, che chiedono maggiore sicurezza? «Fino ad oggi le forze dell’ordine non mi avevano dato altre indicazioni se non di dire alle persone di stare tranquille e di non farsi giustizia da sole. Oggi mi sento di rinnovare il messaggio, anche se mi rendo conto che un senso di insicurezza e di rabbia sia evidente. Chiedo però di lasciare la parola agli investigatori e di non trarre veloci conclusioni perché questo episodio di violenza grave non è necessariamente da collegarsi alle ondate di furti in Valpolicella. Lasciamo che si muova chi di dovere».

Il sindaco sapeva chi era la vittima: «Luciano Castellani lo conoscevo di vista, ci incontravamo ogni tanto la mattina in edicola e ci si scambiava un saluto. Era una persona riservata, perciò di lui non sapevo molto, parlava la sua trattoria al suo posto. Quando passavo davanti all’Agnella, sulla strada principale che da Valgatara porta al municipio di Marano, ero sempre ben contento di vedere come avesse mantenuto il carattere di un’osteria di una volta. La sua Trattoria era un luogo di ritrovo di molti compaesani, che si trovavano a giocare a carte, a bere un caffè o un “bianchetto”, uno dei centri nevralgici della vita sociale del paese».

Agnese Ceschi

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