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«In Arena grande lirica e tanti giovani talenti»

La sovrintendente Cecilia Gasdia con il sindaco Sboarina e a destra il direttore De Cesaris FOTO MARCHIORIFestival lirico: Arena gremita per una prima della Carmen. Quest’anno l’opera aprirà la stagione il 22 giugno
La sovrintendente Cecilia Gasdia con il sindaco Sboarina e a destra il direttore De Cesaris FOTO MARCHIORIFestival lirico: Arena gremita per una prima della Carmen. Quest’anno l’opera aprirà la stagione il 22 giugno
La sovrintendente Cecilia Gasdia con il sindaco Sboarina e a destra il direttore De Cesaris FOTO MARCHIORIFestival lirico: Arena gremita per una prima della Carmen. Quest’anno l’opera aprirà la stagione il 22 giugno
La sovrintendente Cecilia Gasdia con il sindaco Sboarina e a destra il direttore De Cesaris FOTO MARCHIORIFestival lirico: Arena gremita per una prima della Carmen. Quest’anno l’opera aprirà la stagione il 22 giugno

Ora è tutto ben definito il programma del 96° Opera Festival 2018 in Arena. Ieri mattina il sovrintendente Cecilia Gasdia, in Sala Arazzi del Comune, ne ha tracciato ogni dettaglio per quanto concerne i cast e i titoli, non sottacendo neppure le difficoltà per ottenere dagli interpreti la più ampia disponibilità a parteciparvi. «Ho cercato di tenere, più che potevo, compatte e coese le compagnie -ha spiegato- per dare il massimo rendimento d’assieme ad ogni opera. E per questo devo ringraziare la collaborazione di tutti gli ex colleghi che ho interpellato». Aprirà il festival, venerdì 22 giugno, la nuova produzione di Carmen che già il sovrintendente Polo aveva affidato al regista e scenografo Hugo de Ana. Avrà 13 recite, con la direzione del giovane avellinese Francesco Ivan Ciampa (ha guidato l’ultima Manon Lescaut al Filarmonico) e interpreti principali: la russa Anna Goryachova (Carmen), l’esordiente Mariangela Sicilia (Micaela), un secondo esordiente, il tenore americano Brian Jagde (don José) e il russo Alexander Vinogradov come Escamillo. Sabato 23 giugno la seguirà Aida, nella regia e scene di Franco Zeffirelli, con le coreografie inaugurali del grande ballerino Vladimir Vasiliev (ecezionalmente concesse all’Arena). Nelle parti principali: Violeta Urmana (Amneris), Anna Pirozzi (Aida), il russo Yusif Eyvazov (Radames), il compatriota Vitali Kowaljov (Ramfis), il baritono parmigiano Luca Salsi (Amonasro). Sul podio, per le 16 recite in programma, si alterneranno lo spagnolo Jordi Bernàcer, Daniel Oren (7 recite) e Andrea Battistoni. Sabato 30 giugno dovrà esordire per 7 sere, Turandot, nella spettacolare regia e scenografia di Franco Zeffirelli. Nella sua direzione si alterneranno Daniel Oren e Francesco Ivan Ciampa. Come per Aida tornerà nelle vesti della protagonista il soprano Anna Pirozzi, col basso Giorgio Giuseppini (Timur), il grande tenore americano Gregory Kunde come Calaf e la giovanissima Vittoria Yeo nei panni di Liù. A luglio, da sabato 7, spazio alla grande produzione di Nabucco, che nella scorsa stagione riscosse un’unanime ammirazione del pubblico, per la regia e i costumi del francese Arnaud Bernard e le intriganti scene di Alessandro Camera. La dirigerà per tutte le 6 rappresentazioni, il maestro Jordi Bernàcer (vive a Firenze), con il baritono mongolo Amartuvshin Enkhbat come protagonista, che a Verona si è già mostrato interprete affidabilissimo. Accanto gli canteranno: Luciano Ganci (Ismaele), Rafal Siwek (Zaccaria), Susanna Branchini (Abigaille), Geraldine Chauvet (Fenena, ma stagioni fa anche insuperabile Carmen) e Nicolò Ceriani (sacerdote di Belo). Quinta produzione, da sabato 4 agosto, quella de Il Barbiere di Siviglia -pure frutto delle magistrali regia, scenografia e costumi di Hugo di Ana. Si alterneranno per le sue 5 serate in programma, le direzioni di Daniel Oren e Andrea Battistoni. «Un cast dell’altro mondo» lo ha definito il direttore israeliano, quando ha potuto verificare la disponibilità della giovanissima star americana: il tenore Dmitry Korchak come conte di Almaviva (uno dei maggiori specialisti di Rossini), il Bartolo di Ambrogio Maestri (debutta nella parte), il Figaro di Leo Nucci (a 77 anni, il celebre baritono bolognese è il decano del festival), la Rosina di Nino Machaidze e il Basilio del mitico basso friulano Ferruccio Furlanetto. Ritornerà come Berta, una vecchia conoscenza di Verona, il mezzosoprano piemontese Manuela Custer, mentre Nicolò Ceriani sosterrà la duplice parte di Fiorello/Ambrogio. Altri spettacoli: per il quarto anno consecutivo, il balletto Roberto Bolle and Friends (25 luglio) di cui non si conoscono ancora i nomi dei friends. E il gala Verona Opera Night del 26 agosto, diretto ancora da Andrea Battistoni. Tre gli atti in scena, di Rigoletto, Il Trovatore e La Traviata, con la regia e le scene di Stefano Trespidi. Ne saranno interpreti giovani promesse, ma pure interpreti di lusso, da Luca Salsi, a Francesco Meli, al nostro Simone Piazzola. •

Gianni Villani

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