<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Il Tocatì nell’anno del dragone
porta la Cina tra piazze e cortili

Tocatì 2015: castello umano in piazza Erbe
Tocatì 2015: castello umano in piazza Erbe
Tocatì 2015: castello umano in piazza Erbe
Tocatì 2015: castello umano in piazza Erbe

Il Tocatì scalda i motori. Il festival internazionale dei giochi in strada, organizzato da Associazione Giochi Antichi (Aga) con il Comune e il sostegno di numerosi sponsor, che «invaderà» il centro storico dal 15 al 18 settembre, quest’anno ha come ospiti quattro province della Repubblica Popolare Cinese, Guizhou, Beijing, Shanxi e Shenzen che porteranno nelle strade e nelle piazze giochi tradizionali, riti, musiche e danze originali del lontano Oriente.

IL MART, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, metterà a disposizione la creatività di Annalisa Casagranda per dar vita a una foresta di bambù abitata da panda. Si tratta di un laboratorio per famiglie con bambini a partire dai cinque anni, che sarà allestito in piazzetta Navona, in cui si proporrà la creazione di un biglietto a sorpresa ispirato alla cultura e all’ambiente di alcune regioni della Cina, formato dalla sovrapposizione di più strati: una foresta di bambù fatta frammenti di carta adesiva verde, un paesaggio stilizzato creato strappando un pezzo di carta da pacco, la silhouette mobile di un panda che gioca a nascondino tra il fogliame.

L’ACCADEMIA di Belle Arti organizzerà un laboratorio ispirato al Paese ospite del Tocatì, sempre in piazzetta Navona, curato da propri docenti e studenti del biennio in atelier direction, in cui i bambini utilizzeranno cartoncini, colle e forbici per realizzare un teatrino narrante che si apre alla storia e ai paesaggi della Cina.

ALTRA PROPOSTA viene dall’università, nell’ambito di Kidsuniversity: il 16 settembre, al Polo Zanotto, nel prato della mensa di ateneo, gli alunni potranno cimentarsi in alcuni giochi tradizionali dell’antica regione di Guizhou, a sud ovest della Cina. I giovanissimi partecipanti avranno a disposizione un percorso con i giochi d’Oriente e un progetto per i ragazzi con disabilità realizzato da Aga con l’area Servizi sociali dell’Ulss 20.

QUEST’ANNO la quattordicesima edizione del Tocatì rappresenta un’occasione speciale per conoscere la Cina e il suo patrimonio culturale espresso nelle forme più popolari, come i giochi d’abilità, le danze e i canti. A partire dall’inaugurazione, con una cerimonia festosa in piazza Sant’Anastasia che sarà «illuminata» dai colori sgargianti della Cina. Una mostra dedicata al suggestivo paesaggio montano, ricco di etnie e culture, di Guizhou sarà allestita nell’adiacente ex chiesa di San Giorgetto.

LA PRIMA SERATA del festival sarà all’insegna della musica e della danza, protagoniste le minoranze etniche di Guizhou e dei territori a sud-ovest della Cina che proporranno nelle vie del centro balli spettacolari, come la danza del fagiano dorato, muovendosi sul ritmo delle tipiche melodie orientali, accompagnati dalla zampogna del Lusheng Field, dal liuto cinese del Dong Pipa Song, dai tamburi della Shanxi Cymbal and Drum Dance e dalle voci del Kam Grand Choirs.

PIAZZA DEI SIGNORI, che per l’occasione diventerà piazza Cina, sarà un punto d’osservazione per riti, tradizioni, musiche e danze della Cina, come, ad esempio, la Danza del Fagiano Dorato, un ballo popolare della gente Miao, oggi praticato nel sud-est di Qian e nella provincia di Guizhou. La coreografia che i ballerini, agghindati con gonne corte ricamate, braccialetti d’argento e scarpe col tacco, ricreeranno nelle strade della città durante il Tocatì è ispirata alla danza amorosa del fagiano dorato (Crysolophus pictus), animale originario della Cina occidentale.

LE OCCASIONI per scoprire l’universo dei giochi tradizionali italiani e cinesi saranno molteplici, con proposte per tutte le età. Diversi anche gli eventi collaterali previsti nell’ambito del Tocatì, dagli incontri culturali agli spettacoli teatrali, come «Un milion-Marco Polo», che sarà realizzato nel chiostro del Conservatorio Dall’Abaco a cura di Bam Bam Teatro, dove due odierni Marco, simbolo della relazione tra Europa e Oriente, in viaggio verso un’Europa immaginata come il luogo dei sogni, si trovano a soffrire affrontando innumerevoli difficoltà e scontrandosi con l’ignoranza e la diffidenza di chi li accoglie.

Elena Cardinali

Suggerimenti