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Il sindaco: «Sgomento, conosco i proprietari di quella casa»

Il sindaco Paolo RossiCarabinieri sulla strada che porta alla casa del dramma
Il sindaco Paolo RossiCarabinieri sulla strada che porta alla casa del dramma
Il sindaco Paolo RossiCarabinieri sulla strada che porta alla casa del dramma
Il sindaco Paolo RossiCarabinieri sulla strada che porta alla casa del dramma

Barbara Bertasi Il primo cittadino di Ferrara di Monte Baldo, Paolo Rossi, ieri pomeriggio appena informato dell’accaduto, si è recato sul posto, ossia località Ca’ di Sotto, una contrada che dista appena 200 metri dal centro, poco sopra la chiesa parrocchiale intitolata a Santa Caterina d’Alessandria. «Come sindaco di questo piccolo Comune, che conta 220 abitanti, voglio innanzitutto esprimere, a nome mio e di tutti i residenti a Ferrara di Monte Baldo, le più sentite condoglianze alle famiglie dei due ragazzi deceduti e la nostra più sentita vicinanza a quelle delle ragazze che erano con loro, una delle quali li ha ospitati nella dimora della sua famiglia. Mentre i ragazzi sono vicentini, i proprietari sono veronesi», dice infatti. «Li conoscevo perché frequentavano questa loro casa di montagna per alcuni periodi d’estate e per alcuni giorni d’inverno. Certamente, stavolta, l’hanno affidata alla figlia desiderosa di trascorrere delle belle giornate con gli amici in questo bellissimo territorio dove hanno trovato giornate spettacolari e anche la neve». Purtroppo è accaduto l’inimmaginabile: «Lascia sgomenti il fatto che dei giovani, giunti qui per stare insieme spensierati, abbiano invece incontrato la morte. Sulle possibili cause dei decessi», aggiunge, «non posso dire nulla. Quello che però mi sento di raccomandare fortemente a tutti, giovani o adulti che siano, è, qualora usino case nel periodo invernale, di farlo dopo aver controllato il rispetto di tutte le normative che riguardano gli impianti di riscaldamento: stufe e camini. La manutenzione», raccomanda, «va fatta con assoluta cura». Questa villetta a due piani fa parte di una sorta di borgo inserito in una contrada tipica che è appunto Ca’ di Sotto: «In un territorio in cui si contano mille unità abitative contro 220 residenti, questa è una seconda casa, come moltissime altre, in genere di proprietà di veronesi ma anche di emiliani, mantovani, trentini. D’estate tutte si riempiono, mentre durante le festività natalizie solo alcune sono riaperte». Paolo Rossi, che ha 56 anni ed è sindaco dal 2004, rileva: «Mai nulla di simile, a mia memoria, si è verificato nel nostro territorio. Si tratta di un gravissimo incidente probabilmente dovuto al fatto che questi giovani non si erano mai riscaldati prima con stufe o bracieri che comportano una necessaria aereazione degli ambienti. Non li conoscevo personalmente. Mi spiace infinitamente per questa tragedia, posso solo immaginare il dolore terribile dei familiari che, saputo l’accaduto, sono immediatamente partiti da Vicenza per raggiungere il luogo in cui è accaduta quella che, per dei genitori, credo sia la più grande e dolorosa disgrazia». La notizia si è sparsa immediatamente del paese. «Sono sconvolta», ha commentato a caldo Isabella Bertoletti, 48 anni natia del paese al quale è molto legata e dove oggi gestisce il minimarket La Bottega del Paese, in centro. «Per quanto possa ricordare mai nulla del genere è accaduto in un piccolo paese come questo. Spiace sia successo a dei giovani ospiti, che però non ricordo di aver conosciuto... proprio durante le più belle festività dell’anno». Aggiunge Monsignor Pietro Maroldi, rettore del Santuario Madonna della Corona, che si trova proprio a Ferrara: «Stavo riposando quando ho sentito il rumore dell'elicottero e la sirena della ambulanza. Non conoscevo questi ragazzi né che fossero a Ferrara. Sono però molto vicino ai familiari con la preghiera alla Madonna e raccomanderò al Signore i defunti e le superstiti». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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