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Il presidente va dalla «top gun»
la Marini deve aspettare ancora

Paola Marini non ha ancora potuto vedere i quadri rubati a Castelvecchio e custoditi ora a Kiev dopo essere stati ritrovati. Nella capitale ucraina ieri è stato il giorno di Nadia Savchenko, la pilota e parlamentare liberata dalla Russia. Tutto il Paese si è bloccato, e anche i programmi della delegazione italiana sono saltati.

L’EROE E IL PRESIDENTE. L’ex direttrice dei musei civici di Verona, ora direttrice delle gallerie dell’Accademia a Venezia, sperava di rivedere le tele già in mattinata. Ma c’è stato un intoppo: il presidente Petro Poroshenko voleva essere presente nel momento in cui le opere sarebbero state scoperte davanti agli occhi della direttrice Marini e del curatore e responsabile a Castelvecchio Ettore Napione. Il ritorno in patria della Savhcenko, eroe nazionale che era stato condannato a 22 anni di prigione dai russi, ha cancellato l’agenda di Poroshenko, che è corso ad accogliere la «top gun» liberata.

«LE TELE SONO IN BUONE CONDIZIONI». Soltanto oggi quindi la Marini potrà controllare lo stato di conservazione delle opere. Tuttavia la direttrice ha già avuto una parziale rassicurazione da Olena Zvizkova, curatrice dei dipinti europei per il Museo nazionale delle arti Bohdan e Varvara Khanenk, quello che dovrebbe ospitare la mostra «concessa» dal governo italiano all’Ucraina come gesto di ringraziamento per il rinvenimento delle tele. «Sono in buone condizioni», ha spiegato l’esperta ucraina a Paola Marini: «Mi ha rassicurato più volte sul loro stato di conservazione e ci accompagnerà quando finalmente potremo accedere ai diciassette dipinti».

«RESTIAMO IN ATTESA». La direttrice per tutta la giornata è rimasta in contatto con i carabinieri e la polizia che hanno indagato sul furto, oltre che con l’ambasciata italiana, che l’ha «presa in consegna» già dal suo arrivo lunedì sera. In attesa del tanto agognato «contatto» con le tele, ha definito con i responsabili del museo di Kiev alcuni dettagli per la mostra che potrebbe aprire nel fine settimana, a condizione ovviamente che i quadri siano in un buono stato di conservazione. Come ora potrà finalmente verificare di persona. Se ieri è stato il giorno di Diana, oggi dovrebbe verosimilmente essere quello dei quadri. Paola Marini alle nove e mezza di sera (le otto e mezza italiane), sospira al telefono: «Ma io in questa vicenda ho imparato che “verosimilmente“ non significa proprio nulla...».

Riccardo Verzè

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