<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Il muro austriaco non fermerà i lavori

Il sopralluogo in via Madonna del Terraglio per il muro ritrovato
Il sopralluogo in via Madonna del Terraglio per il muro ritrovato
Il sopralluogo in via Madonna del Terraglio per il muro ritrovato
Il sopralluogo in via Madonna del Terraglio per il muro ritrovato

Il muro emerso durante gli scavi è austriaco. I tecnici dell’Agsm, allestendo a Santo Stefano il cantiere per il nuovo collettore fognario, l’avevano detto: «Le variabili che potrebbero disturbare i lavori sono due: il meteo e i ritrovamenti».

Il muro, probabilmente di epoca austriaca, ritrovato pochi metri sotto via Santo Stefano durante gli scavi per la sostituzione e costruzione del nuovo collettore fognario, non fermerà il cantiere.

Ieri, in tarda mattinata, la Soprintendente ai beni archeologici Brunella Bruno si è recata in sopralluogo per eseguire i primi rilievi sul reperto. Sono stati prelevati dei campioni che ora verranno esaminati dal team della Bruno, dopodiché verrà stabilito come intervenire. Tuttavia, i lavori che l’Agsm sta realizzando per conto di Acque Veronesi proseguono a pieno ritmo. «E non subiranno ritardi», assicurano dalla municipalizzata.

«Sembra trattarsi di un muro austriaco di minore rilievo archeologico e quindi molto probabilmente si potrà avanzare con i lavori così come da progetto», spiega Fabio Venturi, presidente dell’Agsm. «Se così non fosse, però, abbiamo già studiato un piano B che sostanzialmente consiste nello spostare il tracciato del collettore quel tanto che basta per bypassare il reperto. In quest’ottica, abbiamo già allargato di qualche metro lo scavo», aggiunge Venturi. Per ora, dunque, il cronoprogramma dei lavori è rispettato e il cantiere dovrebbe chiudersi definitivamente entro la metà di luglio.

Il muro antico era emerso la scorsa settimana, già al secondo giorno di scavi, a oltre un paio di metri di profondità. La porzione di costruzione venuta alla luce è fatta prevalentemente di blocchi di pietra bianca inframezzati da mattoni rossi in cotto. Si tratta di grosso muro a forma di «L», cinque metri il lato più lungo, parallelo al marciapiede; due quello più corto. E si era subito ipotizzato che il cantiere potesse dilungarsi ben oltre la ventina di giorni prevista. Fortunatamente nulla di tutto ciò: due settimane e i disagi saranno un ricordo.

Chiusi scavi e asfaltato la strada, rimarranno comunque in vigore le limitazioni orarie al transito che hanno diviso tra pro e contro sia i residenti che i commercianti. Dall’inizio del mese, infatti, all’imbocco di via Santo Stefano l’accesso ai non autorizzati dalle 9 alle 12, dalle 14 alle 17.30 e dalle 20 fino alle 7 del mattino seguente.

Suggerimenti